Se dico Hercule Poirot e Miss Marple qual è l’altro nome che ti viene in mente? Ovviamente quello di Agatha Christie, la signora del giallo, una delle scrittrici più prolifiche del secolo scorso. La sua fama è mondiale, tanto da essere la scrittrice inglese più tradotta dopo William Shakespeare. I migliori libri di Agatha Christie, però, non hanno per protagonisti solo Poirot e Miss Marple, ma l’autrice ha scritto anche tantissimi racconti, opere teatrali e alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.
La Christie è stata pure una donna molto influente. La sua misteriosa scomparsa, avvenuta dopo la richiesta di divorzio del marito e durata dieci giorni, ha visto l’interessamento del segretario agli interni dell’epoca, la collaborazione di 15 mila volontari e un articolo sul New York Times. Un’autrice, quindi, molto amata allora e molto amata anche adesso.
Oggi ti propongo alcuni dei libri di Agatha Christie più famosi, che non superano le 250 pagine, e diventati anche pellicole cinematografiche di enorme successo.
I migliori libri di Agatha Christie: da Hercule Poirot a Miss Marple
Di certo Hercule Poirot e Miss Marple sono i personaggi più noti di tutti i libri di Agatha Christie. Al primo ha dedicato 33 romanzi e 54 racconti, mentre alla seconda 12 romanzi e 20 racconti. I sentimenti provati verso queste sue creature, però, sono stati molto diversi. Mentre non ha amato affatto l’investigatore belga, tanto da tenerlo in vita solo perché piaceva ai lettori, era affezionata a Jane Marple, personaggio ispirato a sua nonna e alle sue comari.
I libri di Agatha Christie con Poirot, dunque, sono stati amatissimi, così tanto che la scrittrice non ha avuto il coraggio di ucciderlo. Si è limitata ad eliminare il personaggio di Arthur Hastings, suo migliore amico e collaboratore. Il primo romanzo dedicato a Poirot è stato Poirot a Styles Court, pubblicato nel 1920, ed è nato grazie ad una scommessa fatta con la sorella, che l’ha sfidata a scrivere un romanzo giallo che fosse pubblicabile. Da subito Poirot ha fatto conoscere le sue doti da abile investigatore indagando sul delitto di Emily Inglethorp per avvelenamento nella sua villa a Styles Court.
Hastings, ospite del figliastro della vittima, era nel maniero dell’amico quando è avvenuto l’omicidio e avvalendosi dell’aiuto di Poirot ha dato inizio ad un’indagine ricca di colpi di scena e in cui sono ricostruiti gli eventi che hanno portato all’omicidio. Con Poirot a Styles Court è nata la leggenda letteraria di Poirot, che ha influenzato tanti scrittori di gialli degli anni successivi.
La fine letteraria di questo amatissimo personaggio è arrivata nel 1975 con Sipario, scritto però durante la Seconda guerra mondiale e conservato nel caveau di una banca, quando Agatha Christie si era resa conto di non poter più scrivere storie dedicate a Poirot. Stessa cosa è avvenuta per l’epilogo della serie dedicata a Miss Marple suggellato nel romanzo Addio a Miss Marple, anche questo scritto negli anni della Seconda guerra mondiale e pubblicato nel 1976, pochi mesi prima della morte della scrittrice.
Il romanzo che ha dato il via alle avventure della vispa zitella è La morte nel villaggio, pubblicato nel 1930. Il villaggio in questione è St. Mary Mead. Qui non accadeva mai nulla fino a quando, nella canonica, è stato ritrovato il cadavere del colonello Protheroe. Un uomo molto noto, prepotente e odiato da tutti, compresi i familiari. La canonica, era proprio davanti alla villetta di Miss Marple, e questa vicinanza le ha dato la possibilità di fare meglio della polizia, grazie alla sua abilità nel raccogliere i pettegolezzi e alla capacità di sondare l’animo di chi le stava intorno.
Al cinema rappresentati i migliori libri di Agatha Christie
Molte opere della scrittrice inglese, oltre ad avere enorme successo tra i lettori, ne hanno avuto tanto anche tra i telespettatori. Per citarne alcuni Poirot e la strage degli innocenti, Assassinio sull’Orient–Express, Dieci piccoli indiani, al quinto posto della top ten dei libri più venduti della storia e Nella mia fine è il mio principio.
Inizio proprio da quest’ultimo perché è uno dei libri di Agatha Christie in cui protagonisti non sono né Miss Marple né Hercule Poirot, ma Michael Rogers che ha raccontato la vicenda in prima persona. Pubblicato nel 1967, la storia ha inizio quando Roger, molto povero, ha incontrato la ricca ereditiera Elle Guteman, sposata in gran segreto. Lui, però, ha sempre avuto un desiderio, un’ossessione: acquistare il Campo degli Zingari. Un vasto terreno in cui erano avvenute molte disgrazie, avendo l’intenzione di costruirvi la casa dei suoi sogni. Grazie al denaro della moglie ha realizzato il suo desiderio, ma nel Campo è avvenuto un delitto. Quindi, la maledizione non si è fermata, tanto da portare alla follia uno dei due protagonisti. Da Nella mia fine è il mio principio è tratto il film del 1972 Champagne per due dopo il funerale di Sidney Gilliat con Hayley Mills.
Innumerevoli, invece, sono le trasposizioni cinematografiche e televisive, c’è pure un videogioco di Assassinio sull’Orient Express. Questo, tra tutti libri di Agatha Christie, è uno dei più noti al mondo. Arrivato in libreria nel 1934, è stato scritto durante un soggiorno dell’autrice a Istanbul e pubblicato inizialmente a puntate su un settimanale statunitense e poi stampato in un unico libro. Protagonista è Poirot che, a bordo del leggendario treno che collegava Istanbul, Trieste e Calais, deve indagare su un omicidio. Vittima è stato un uomo che si era macchiato del brutale omicidio di una bambina. Molti dei passeggeri avevano avuto rapporti con la famiglia della piccola. Poirot troverà l’assassino? Dal romanzo furono tratte due famose versioni cinematografiche: una del 1974, diretta da Sidney Lumet, e un’altra del 2017 per la regia di Kenneth Branagh, che nel 2023 ha diretto un altro film tratto da un altro libro della Christie.
Infine, non può mancare nelle librerie degli amanti del giallo Dieci piccoli indiani, uscito nel 1939. E così è perché è il libro giallo più venduto con lo strabiliante record di 110 milioni di copie vendute, ma è anche il libro più difficile che Agatha Christie abbia mai scritto, come ha raccontato lei stessa nella sua autobiografia, dove ha spiegato il grande impegno che c’è stato dietro a questo romanzo:
Il libro, nato da una lunga fase di elaborazione, mi riempì di soddisfazione. Era chiaro, lineare e al tempo stesso sconcertante.
In una casa, su una piccola isola deserta, si sono ritrovati dieci sconosciuti. Dieci persone che hanno avuto in comune un passato inquietante e un invito arrivato da un ospite misterioso che non è mai apparso. A poco a poco con il sottofondo di una filastrocca per bambini i dieci piccoli indiani sono stati uccisi, ma da chi? Dieci piccoli indiani, oltre ad essere il romanzo della Christie più noto e venduto, è quello con più adattamenti per il teatro, il cinema e la televisione.
Cinque romanzi ricchi di mistero e suspense da mettere sotto l’albero di Natale per sé o da regalare agli appassionati di gialli. I gialli di una volta, quelli della migliore tradizione letteraria.
Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar. Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar: uno cadde addormentato, otto soli ne restar. Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar. Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar. I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar. Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar: uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar. I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l’orso ne abbrancò, e due soli ne restar. I due poveri negretti stanno al sole per un po’: un si fuse come cera e uno solo ne restò. Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino si impiccò, e nessuno ne restò.
Filastrocca di Dieci piccoli indiani
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