Le donne Nobel per letteratura sono troppo poche. L’ultima è stata la scrittrice francese Annie Ernaux e prima di lei solo altre sedici, dal 1901 ad oggi.
Evidentemente, secondo i membri dell’Accademia svedese che assegna il premio più prestigioso della letteratura, le scrittrici non sono all’altezza dei colleghi uomini. Premesso che non sono una fautrice delle quote rosa, perché il merito non deve essere subordinato al genere, mi viene difficile credere, però, che in 121 anni solo diciassette scrittrici siano state meritevoli del Nobel per la letteratura.
Nel mese della festa della donna, quindi, voglio ricordare le donne Nobel per la letteratura, perché, nonostante la percezione sia cambiata, per molti anni le scrittrici sono state sottovalutate e legate esclusivamente al genere letterario romantico.
Nobel donne italiane: chi lo ha avuto?
Nella storia della letteratura italiana ci sono tantissime scrittrici che avrebbero meritato e meriterebbero di ricevere il riconoscimento, ma solo una l’ha ricevuto. Si tratta di Grazia Deledda a cui fu assegnato il premio nel 1926 con la seguente motivazione:
Per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi.
Proprio, nella sua opera più celebre, infatti, Canne al vento (1913), la scrittrice sarda ci restituisce un’immagine della Sardegna rurale e aspra attraverso le vicende del servo Efix, delle tre sorelle Pintor, nobili dame ormai decadute, e del nipote Giacinto.
Tra l’800 e il ‘900 Grazia Deledda è alla ricerca del suo stile e si concentra sulle opere e sul pensiero di vari autori russi come Tolstoj, Cechov o Dostoevskij.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI CANNE AL VENTO? CLICCA QUI.
Primo premio Nobel per la letteratura
La prima donna a cui è stato assegnato il riconoscimento è la scrittrice svedese Selma Lagerlöf, nel 1909, con questa motivazione:
per l’elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere.
Tutto questo si legge anche nel Bandito, pubblicato nel 1918, in cui racconta la storia di Sven, che si è macchiato di una colpa ignobile e, per questo motivo, viene bandito dalla sua comunità. Solo Sigrun, moglie del parroco, gli sta accanto e capisce il suo tormento.
Selma Lagerlöf ha scritto numerosi romanzi e racconti che parlano delle antiche tradizioni della Svezia.
‘VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI BANDITO? CLICCA QUI.
Donne Nobel per la letteratura europee
Dalla prima passiamo all’ultima, dalla svedese Selma Lagerlöf alla francese Annie Ernaux, a cui è stato assegnato con questa motivazione:
per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale.
Nella sua opera, infatti, parla molto spesso della sua vita e della sua famiglia, come ne Il posto.
Si tratta di un romanzo che racconta una storia di emancipazione, di rivalsa sociale e ricco di umanità e amore. La protagonista, che poi è la scrittrice, racconta il suo rapporto con il padre, la storia di un uomo da cui, nonostante il fortissimo legame, ha sempre voluto affrancarsi. Entrambi hanno vissuto la vita viaggiando su binari diversi: lui prima contadino, poi operaio e, dopo la seconda guerra mondiale, commerciante, lei insegnante colta e narratrice.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI IL POSTO? CLICCA QUI.
Le vincitrici del Nobel per la letteratura tedesche
- Nelly Sachs
- Herta Müller
Le donne Nobel per la letteratura nate in Germania sono due. La prima a riceverlo nel 1966 è Nelly Sachs, poetessa e scrittrice naturalizzata svedese, con questa motivazione:
per la sua scrittura lirica e drammatica eccezionale, che interpreta il destino d’Israele con resistenza commovente.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale la Sachs racconta le atrocità dell’Olocausto, perché da ebrea di Berlino ha sperimentato la follia del nazismo. Molto forte fu il suo legame con Selma Lagerlöf.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI POESIE? CLICCA QUI.
Nel 2009, poi, è la volta di Herta Müller:
con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa ha rappresentato il mondo dei diseredati.
Di origini romena e naturalizzata tedesca, nelle sue opere ha scritto le terribili condizioni di vita nel suo Paese durante la dittatura di Ceaușescu. In Cristina e il suo doppio, pubblicato nel 2008, ha raccolto i suoi ricordi arrivati dopo il ritrovamento, a distanza di vent’anni, dei fascicoli della Securitate, il servizio segreto della Romania Comunista.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI CRISTINA E IL SUO DOPPIO? CLICCA QUI.
Polonia: due donne da Nobel
- Wislawa Szymborska
- Olga Tokarczuk
Nel 1996 a vincere il premio Nobel per la letteratura è stata una delle poetesse più amate al mondo: Wislawa Szymborska per cui l’accademia svedese ha dato questa motivazione:
per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana.
La poetessa polacca, presente nell’antologia Ritratti di donne 2, parla tanto di amore, ma lo fa sempre in modo nuovo come in questo libro pubblicato nel 2022.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI AMORE A PRIMA VISTA? CLICCA QUI.
La seconda e ultima, almeno per il momento, è Olga Tokarczuk, una delle autrici più amate e tradotte della sua generazione. Il riconoscimento le è stato attribuito nel 2019 con questa motivazione:
per un’immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita.
Olga Tokarczuk racconta un fiaba ambientata in un villaggio sospeso nel tempo, Prawiek, su cui vegliano quattro arcangeli e gli abitanti vivono seguendo delle semplici consuetudini, fino a quando le guerre e le tragedie della vita non portano scompiglio pure qua.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI NELLA QUIETE DEL TEMPO? CLICCA QUI.
Donne Nobel: le altre scrittrici europee vincitrici
- Sigrid Undset
- Elfriede Jelinek
- Svjatlana Aleksievič
Due anni dopo Grazia Deledda a riceverlo nel 1928 è la scrittrice norvegese Sigrid Undset, con la seguente motivazione:
principalmente per la sua imponente descrizione della vita nordica durante il medioevo.
Proprio in questa ambientazione, nel Medioevo vichingo, si svolge la storia autobiografica Undici anni, pubblicata nel 1934, dove racconta falsandola un po’ la sua infanzia a Christiania, parlando della sua famiglia amorevole e colta e del padre malato.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI UNDICI ANNI? CLICCA QUI.
Elfriede Jelinek è la la prima delle donne Nobel per la letteratura ad averlo ricevuto nel XXI secolo esattamente nel 2004. Scrittrice e drammaturga austriaca, che ha avuto il riconoscimento
per il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano l’assurdità dei cliché sociali e il loro potere.
Nella sua opera l’autrice critica fortemente e con sarcasmo il malcostume politico e sociale del suo Paese, come avviene nel romanzo del 1981 Gli esclusi. Gli esclusi sono quattro ragazzi di una banda di spietati criminali estremisti nella Vienna degli anni Cinquanta ancora impregnata del passato nazista.
VUOI LEGGERE L’ATEPRIMA DI GLI ESCLUSI? CLICCA QUI.
Nel 2015 l’accademia svedese ha conferito il Premio Nobel per la letteratura alla scrittrice bielorussa, nata in Ucraina, Svjatlana Aleksievič premiata
per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio nel nostro tempo.
Nel suo cuore e nei suoi libri, che sono un romanzo corale del popolo russo, ci sono il suo amore per la Bielorussia, l’Ucraina e la Russia.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI UNA BATTAGLIA PERSA? CLICCA QUI.
Stati Uniti: chi sono le donne Nobel per la letteratura
- Pearl S. Buck
- Toni Morrison
- Louise Glück
Le donne Nobel per la letteratura americane sono tre. La prima è Pearl S. Buck nel 1938. La motivazione risiede nel suo amore per la Cina
per le sue ricche e veramente epiche descrizioni della vita contadina in Cina e per i suoi capolavori biografici.
Questa passione si vede nel romanzo La buona terra dove racconta la vita difficile di un contadino cinese e della sua famiglia che, emigrata in città, vuole tornare in campagna in cui vede il benessere, l’unione della famiglia e le tradizioni più antiche e sacre.
VUOI LGGERE L’ANTEPRIMA DI LA BUONA TERRA? CLICCA QUI.
Tra le donne Nobel per la letteratura, nel 1993, arriva la prima autrice afroamericana: Toni Morrison.
che in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà statunitense.
Chi vorrebbe avere gli occhi azzurri è Pecola, una ragazzina nera poverissima che nell’Ohio del 1941, viene affidata a una modesta ma dignitosa famiglia di colore. Pecola però è vittima di abusi e maltrattamenti e, così, prega Dio affinché le dia un paio di occhi azzurri.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI L’OCCHIO PIU’ AZZURRO? CLICCA QUI.
L’ultima delle donne Nobel per la letteratura americane è la poetessa e saggista Louise Glück, vincitrice nel 2020 con questa motivazione
per la sua inconfondibile voce poetica che con l’austera bellezza rende universale l’esistenza individuale.
L’autrice statunitense ha composto dodici antologie di poesie. e, nel 1993, proprio con questa raccolta di poesie ha vinto il Premio Pulitzer per la poesia, che è stato il primo di una lunga serie di riconoscimenti.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI L’IRIS SELVATICO? CLICCA QUI.
Donne Nobel per la letteratura di altri continenti
- Gabriela Mistral
- Nadine Gordimer
- Doris Lessing
- Alice Munro
Se Toni Morrison è la prima autrice afroamericana ad aver ricevuto il premio Nobel per la letteratura, la cilena Gabriela Mistral nel 1945 è la prima intellettuale latinoamericana a cui è stato attribuito
per la sua lirica, ispirata da forti emozioni, che ha fatto del suo nome un simbolo delle aspirazioni idealistiche dell’intero mondo latino americano.
Poetessa, educatrice, diplomatica e femminista nelle sue opere declina tutti i sentimenti e le emozioni umane più forti e intense.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI SILLABE DI FUOCO? CLICCA QUI.
Le donne Nobel per la letteratura di origine africana sono due. La prima è la sudafricana Nadine Gordiner nel 1991
che con la sua scrittura epica magnifica – nelle parole di Alfred Nobel – è stata di notevole beneficio all’umanità.
In questo romanzo del 1990 la scrittrice vincitrice del Booker Prize nel 1974 racconta la storia dello scontro tra l’amore per la propria famiglia e quello per la propria libertà.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI STORIA DI MIO FIGLIO? CLICCA QUI.
La seconda è la scrittrice zimbabwese di origine britannica nel 2007 perché
cantrice dell’esperienza femminile, che con scetticismo, fuoco e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa.
Nel romanzo Il quinto figlio, pubblicato nel 1988, racconta l’idillio spezzato di una famiglia felice con quattro figli a causa dell’arrivo del quinto, Ben, un bambino violento e incontrollabile.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI IL QUINTO FIGLIO? CLICCA QUI.
Chiudo l’elenco delle diciassette donne Nobel per la letteratura con la scrittrice canadese Alice Munro, assegnatole nel 2017 con questa motivazione
maestra del racconto breve contemporaneo.
Nel 2001 pubblica Nemico, Amico, Amante, un’intensa raccolta di nove racconti, nove storie di relazioni umane osservate attraverso le lenti della quotidianità.
VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI NEMICO, AMICO, AMANTE…? CLICCA QUI.
Il numero delle donne Nobel per la letteratura è molto esiguo, così in attesa di vedere chi sarà la prossima vincitrice dell’ambito premio, puoi leggere dodici raccolte di racconti firmate da altrettante autrici di oggi e di ieri. Da Alice Munro a Jennifer Egan ed Elsa Morante.
Queste scrittrici e non solo nella lista Racconti scritti da donne, scarica gratuitamente la lista ??
Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.
Grazia Deledda
Mi auguro di averti dato dei consigli utili. Se questo articolo ti è piaciuto condividilo cliccando uno dei bottoni qui sotto o inviane il link ad un’amica o un amico cui potrebbe interessare. In questo modo contribuirai anche a far crescere questo blog e il mio progetto. Grazie.