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Il popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante: storia di donne

il popolare ciclo di romanzi di elena ferrante

Da poco si è conclusa la terza stagione della serie televisiva L’amica geniale. Protagonista della trama è stato il terzo volume della quadrilogia di Elena Ferrante, Storia di chi fugge e di chi resta, ambientato negli anni ’70, gli anni di piombo e delle brigate rosse.

Il popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante, composto da quattro libri scritti tra il 2011 e il 2014, racconta l’amicizia femminile tra Lila e Lenù, dall’infanzia a Napoli negli anni ’50 fino a oggi. A fare da sfondo è un rione popolare nella periferia della città, tra miseria, violenza e tanti personaggi secondari, ma importanti nella vita di Lila e Lenù.

Il popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante: le nuove prospettive per le donne

Il popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante: storia di donne

Il romanzo Storia di chi fugge e di chi resta, ci immerge, quindi, nel pieno degli anni ’70. Un periodo difficile, ricco di incertezze e di sfide, ma anche di speranze fino a quel momento impensabili per la società, soprattutto per le donne.

Ne L’amica geniale Storia di chi fugge e di chi resta i lettori, e i telespettatori, ritrovano Lila e Lenù cresciute, ora sono due donne. Lenù è quella che fugge. Scappa da Napoli, dal rione miserabile e dalla grettezza della sua gente. Si è laureata alla Normale di Pisa, ha scritto un romanzo di successo, ma controverso, e ha sposato un uomo che l’ha introdotta in un ambiente ricco e colto. Lila, invece, è quella che resta. È rimasta nel rione, ha lasciato un marito ricco, ma proveniente da una famiglia di delinquenti. Ha un figlio piccolo, convive con un uomo e fa l’operaia in condizioni di sfruttamento e prevaricazione.

Entrambe, in modo diverso, lottano per affermarsi, per affermare il ruolo delle donne fino a quel momento ignorate, nella migliore delle ipotesi, sottomesse e maltrattate, nella peggiore. Lila combatte in fabbrica tra l’ignoranza e la violenza. Lenù con i suoi libri e nel suo mondo benestante ed erudito. Infine, arriva anche l’emancipazione sessuale: le donne, finalmente, si appropriano del loro corpo e del piacere che possono trarre da esso. Accade anche a Lenù che si abbandona alla passione mai sopita per Nino, il suo primo amore. Butta all’aria il suo matrimonio (apparentemente) perfetto, come le rinfaccia pure Lila con cui ha un rapporto fortissimo, ma ambivalente.

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L’enorme successo letterario e televisivo di Elena Ferrante

Il popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante: storia di donne

La scrittrice, ignota a tutti, non solo ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo, ma anche il pubblico del cinema e della televisione. Nel 1995, c’è stato L’amore molesto di Mario Martone, tratto dall’omonimo romanzo del 1992, e nel 2005 I giorni dell’abbandono diretto da Roberto Faenza, basato sul libro del 2002. Nel 2017, poi, è arrivato l’annuncio della produzione delle prime otto puntate tratte dal popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante. L’amica geniale, prodotta da Rai Fiction, TIMvision, Wildside e Fandango, è stata girata a Napoli ed è arrivata in tv l’anno successivo.

Nel primo capitolo della quadrilogia pubblicato nel 2011 conosciamo Lila e Lenù, il loro rione povero e la folla di personaggi miserabili che lo abitano. La loro amicizia si rafforza e diventa zattera per navigare in quel mondo arretrato e ignorante. Lila ha un solo desiderio e lo riversa interamente su Lenù, la sua amica geniale

Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.

E Lenù ci riesce e l’accontenta: studia e diventa la più brava di tutti.

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Il popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante

In Storia del nuovo cognome, pubblicato nel 2012, Lila e Lenù sono adolescenti e le loro vite sono completamente diverse. La prima si sposa a soli 16 anni, ma sente di aver perso se stessa. La seconda è diventata la più brava di tutti, una studentessa modello. È, però, inquieta e, durante il matrimonio di Lila, si rende conto che il suo posto non è né dentro al rione né fuori. Caparbia e determinata a prendere in mano il suo destino, è Lila, nonostante

la condizione di moglie l’aveva chiusa in una sorta di recipiente di vetro, come un veliero che naviga a vele spiegate in uno spazio inaccessibile, addirittura senza mare.

Il suo matrimonio non è felice, come quello di tutte le donne del rione

la spiegazione era semplice: avevamo visto i nostri padri picchiare le nostre madri fin dall’infanzia. Eravamo cresciute pensando che un estraneo non ci doveva nemmeno sfiorare, ma che il genitore, il fidanzato e il marito potevano prenderci a schiaffi quando volevano, per amore, per educarci, per rieducarci.

il destino di Lila, però, sarà diverso.

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Il popolare ciclo di romanzi di Elena Ferrante: storia di donne

Il destino con Lila sarà molto crudele come possiamo leggere nell’ultimo volume della saga della Ferrante, pubblicato nel 2014 e intitolato Storia della bambina perduta. Le due amiche sono, ormai, adulte e affermate, ma in modo completamente diverso. Lila è diventata un’imprenditrice informatica di successo, questo la porta ad avere un ruolo di potere all’interno del rione, anche se nascosto. Ciò la costringe a scontrarsi con la camorra, ma soprattutto a subire la più grande tragedia della sua vita

Sono morta pure io, morta qui dentro, una morte più insopportabile della morte vera che è morte senza sentimento, mentre questa morte qui ti costringe ogni giorno a sentire ogni cosa, a svegliarti, a lavarti, a vestirti, a mangiare e bere, a lavorare.

Lenù è diventata una scrittrice famosa, è separata, ha due figlie ed è tornata a Napoli, nel rione, per scrivere del suo mondo

Solo nei romanzi brutti la gente pensa sempre la cosa giusta, dice sempre la cosa giusta, ogni effetto ha la sua causa, ci sono quelli simpatici e quelli antipatici, quelli buoni e quelli cattivi, tutto alla fine ti consola.

La scelta di tornare a Napoli è stata dettata dall’amore, quello per Nino che, è tornato nella sua vita. Questo amore durerà, stavolta?

Quello che non si interrompe è il legame tra Lila e Lenù, un rapporto di amicizia complesso, in cui queste due donne si sono incontrate e scontrate per tutta la vita. Un legame in cui si sono scoperte, riscoperte, ignorate e cercate, amate e odiate, sopportate e supportate

Ogni rapporto intenso tra esseri umani è pieno di tagliole e se si vuole che duri bisogna imparare a schivarle.

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Quest’ultimo capitolo, insieme ai tre precedenti, L’amica genialeStoria del nuovo cognome e Storia di chi fugge e di chi resta, racconta una storia straordinaria riconosciuta internazionalmente come una delle più belle e importanti del nostro tempo.

Non amo la Ferrante scrittrice, non mi sono piaciuti gli altri libri e neanche L’amore molesto e La vita bugiarda degli adulti, che presto sarà una serie televisiva su Netflix, ma ti consiglio di leggere la tetralogia perché è una storia potente e l’affresco di un’epoca.

Non c’era modo con lei di acquietarsi, ogni punto fermo del nostro rapporto prima o poi si rivelava una formula provvisoria, presto le si smuoveva qualcosa nella testa che la squilibrava e mi squilibrava.

Storia di chi fugge e di chi resta – Elena Ferrante

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