L’estate è il momento migliore per staccare la spina e rilassarsi con qualche bel romanzo. Ma se anche adesso il tempo è poco e non ce la fai ad imbarcarti in centinaia di pagine? Niente paura, ecco per te cinque libri brevi da leggere in vacanza.
Quante volte per i troppi impegni, per stanchezza fisica e mentale e, ogni tanto, anche per pigrizia hai evitato di iniziare un libro? Non ti alletta l’idea di cominciare a leggerlo e non sapere quando e se potrai finirlo, a causa del lavoro, dei figli e di tutto ciò che devi organizzare e gestire. Così spesso preferisci rinunciare, ma davanti a questi libri da leggere assolutamente non potrai più farlo.
Libri da leggere in spiaggia o in montagna
Apri la valigia e insieme a costumi o maglioni metti anche cinque libri brevi ma bellissimi che ti faranno compagnia con meno di trecento pagine.
“Vorrei qui spezzare una lancia in favore della ricchezza delle forme brevi, con ciò che esse presuppongono come stile e come densità di contenuti.”
Italo Calvino
Perché un libro per essere indimenticabile non deve avere per forza centinaia di pagine. Così, dopo i miei consigli di lettura di giugno, eccone altri cinque per l’estate. Tutte proposte di scrittori e scrittrici italiani che spaziano tra vari generi letterari.
Comincio questa lista dei desideri con un libro autobiografico: Dasvidania di Nikolai Prestia, un giovane esordiente che racconta la sua storia. E’ Kola ha sette anni e vive con la sorella in un istituto in Russia, finché una famiglia siciliana non li porta via per offrire loro una nuova vita. Un romanzo durissimo in cui racconta la Russia della seconda metà degli anni ’90: la miseria, l’esclusione sociale, la violenza domestica, l’alcolismo e la droga. Kola sopravvive a tutto questo grazie alla sua immaginazione. Dasvidania, però, racconta anche dei piccoli momenti di gioia passati nell’orfanotrofio. Solo 160 pagine per raccontare una storia di dolore, ma anche di speranza.
Anche Maria Beatrice Alonzi, business & career coach famosissima su Insagram, parla di speranza: quella di essere felici. Nel suo ultimo libro Non voglio più piacere a tutti descrive un percorso che ti aiuta a liberarti dei tuoi mostri interiori, a perdonare le tue insicurezze e fragilità e ad amarti. Il tuo viaggio verso la felicità, infatti, inizia quando decidi di non voler più piacere a tutti, assecondare le aspettative degli altri e quelle di cui diventi vittima senza neanche accorgertene.
Libri da leggere in estate: storie di donne di ieri e di oggi
Tra i libri da leggere in spiaggia o in montagna te ne consiglio tre che parlano di donne: contemporanee, femministe del ’68 e del secolo scorso. Una donna contemporanea è Mina Settembre, creatura di Maurizio De Giovanni che, Il 6 luglio, torna in libreria con Una sirena a Settembre, nuovo romanzo, quinto della serie, con protagonista l’appassionata e coraggiosa assistente sociale dei Quartieri spagnoli di Napoli. Questa volta Mina si trova davanti a due fatti molto strani in cui sono coinvolti una donna anziana e un bambino e le tante Sirene di Napoli potrebbero incantarla e confonderla. Accanto a lei ci sono sempre il bellissimo ginecologo Mimmo Gammardella e l’ex marito, il magistrato Claudio De Carolis.
Le donne sono protagoniste in altre due storie di questo elenco di libri brevi da leggere in vacanza. Il primo è Per strada è la felicità, ultimo romanzo della giornalista, Ritanna Armeni, mentre il secondo, La rinnegata, è la prima opera di Valeria Usala. Il libro di Armeni racconta il femminismo del ’68 visto attraverso gli occhi di Rosa che si trasferisce dalla provincia a Roma per laurearsi e trovare un lavoro, ma qua tutto sta per cambiare, compresa lei. Si imbatte nel movimento degli studenti, negli operai che lottano nelle fabbriche, nelle donne che si ribellano al potere degli uomini. Scopre la via femminista della felicità che nasce dalla consapevolezza di sé e dello stare bene con se stessa.
Femminista ante litteram è Teresa raccontata da Valeria Usala. Lei è la rinnegata, vissuta in Sardegna nei primi del ‘900. Viene uccisa non da un uomo, ma dagli abitanti del paese in cui vive. Teresa sente il peso del giudizio. Niente di ciò che fa ferma le maldicenze. Chi la circonda non le riconosce la possibilità di essere libera, di non essere solo moglie e madre. Combatte, non vuole piegarsi, ma i preconcetti vincono. La sua è una storia antica, ma purtroppo ancora attuale.
“Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne.”
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