Se c’è un tema che ha catturato l’immaginazione degli scrittori attraverso i secoli, è quello delle relazioni madre-figlio. Il legame della maternità, così profondo e complesso, è stato al centro di innumerevoli storie che hanno affascinato e commosso i lettori di tutto il mondo. In questo articolo, andremo controtendenza , però e, a pochi giorni dalla festa della mamma, ti proporrò libri che parlano di quando avere figli non è una gioia.
Il ruolo della madre nella narrativa non sempre ci riporta esempi di donne con uno spiccato istinto materno perché non tutte le maternità sono uguali e non tutte sono felici. Ecco, allora, alcuni libri per riflettere sul tema della maternità e sul significato di avere un figlio. Storie di madri e figli nella narrativa contemporanea che ti faranno riflettere.
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ToggleFesta della mamma: libri scritti da donne che raccontano la maternità fuori da ogni stereotipo
I legami familiari nei libri e la maternità emergono come un tema ricorrente e significativo. La maternità nei romanzi ha diverse sfaccettature, si va da figure eroiche a madri terribili, da confidenti a antagoniste, ben lontane, quindi, dalle rappresentazioni della maternità nella letteratura classica, incarnata per esempio da Marmee, la madre delle quattro sorelle March che Louisa May Alcott ci racconta in Piccole donne, la signora March è amorevole e dolce.
Ci sono, però, anche altri libri che ci fanno riflettere sulla maternità, su quello che non sempre viene raccontato. Pronta per scoprire qual è il forte impatto delle relazioni familiari sulla trama dei libri scritti da donne e uomini?
Una donna di Annie Ernaux
Apro questa carrellata con la vincitrice del premio Nobel del 2022, una delle poche donne ad aver avuto l’ambito riconoscimento. In questo libro, iniziato pochi giorni dopo la morte della madre, l’autrice francese la presenta come un ritratto vivido di una donna del Novecento. Le vicende personali della donna, dalle origini contadine alla vita da operaia, dal successo come piccola commerciante alla battaglia contro la malattia, si intrecciano con i cambiamenti del mondo e dei desideri circostanti. Le pagine del libro indagano le contraddizioni e l’opacità dei sentimenti umani, offrendo un’immagine universale di un percorso di vita irripetibile, attraverso una ricerca storica intima e dolorosa.
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La sorella cattiva di Veroniquè Ovaldè
Maria Cristina, una scrittrice di successo, è scappata dal suo paese natale in Canada a diciassette anni per sfuggire a una madre instabile, un padre depresso e una sorella che aveva ferito involontariamente. A Santa Monica, California, diventa l’amante di Rafael Claramunt, uno scrittore in lizza per il Nobel, che le apre la strada per il successo letterario. Tuttavia, questo ambiente si rivela poco limpido e pieno di insidie. Quando sua madre la invita a tornare per prendersi cura del figlio della sorella, Maria Cristina, nonostante i dubbi, accetta. Il ritorno la costringe ad affrontare la verità, legata all’inganno sotto molte forme.
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La figlia dell’altra di A.M. Homes
Il racconto autobiografico descrive l’impatto devastante sull’autrice dopo essere stata contattata dalla sua madre biologica, dopo più di 30 anni passati in un’altra famiglia. Questo evento la getta in un vortice emotivo, portandola a confrontarsi con una nuova identità familiare che mina profondamente la sua stabilità emotiva. A 31 anni, si ritrova ad affrontare una madre biologica problematica e un padre biologico bugiardo, mentre cerca di ricostruire il puzzle della sua famiglia e del suo passato. Attraverso test del DNA, manipolazioni emotive e dolorose scoperte dopo la morte della madre biologica, l’autrice lotta per integrare questa nuova realtà nella sua identità già consolidata.
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La mamma tatuata di Jaqueline Wilson
Il racconto narra della complicata relazione tra Dalia e le sue figlie, Stella e Delfina. Dalia è una donna nevrotica e depressa, affetta da disturbo bipolare, più concentrata nel riconquistare l’attenzione del suo ex compagno, Micky, che nel prendersi cura delle figlie. Nonostante ciò, sia Stella che Delfina oscillano tra ammirazione e frustrazione, trovano la madre fantastica in alcuni momenti ma difficile da gestire. Dalia, caratterizzata dalla sua bellezza, i capelli rossi e gli occhi verdi, è tatuata da capo a piedi, e passa da momenti di euforia a crisi di malinconia, e il suo persistente amore per Micky la spinge a comportamenti estremi, come sparire per intere notti.
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Libri sulla maternità e sui rapporti familiari scritti da uomini. Quando la gravidanza ed essere madre non sono una gioia
Nei romanzi, le relazioni familiari giocano un ruolo cruciale nel plasmare le vite dei personaggi e guidare lo sviluppo della trama. Le relazioni familiari nei libri e le dinamiche madre-figlio in particolare offrono una ricchezza di sfumature emotive e tensioni narrative che catturano l’attenzione dei lettori.
La maternità, quindi, diventa non solo un tema, ma un catalizzatore per l’azione e lo sviluppo dei personaggi. Ecco come alcuni scrittori hanno rappresentato la complessità delle relazioni umane e del rapporto madre figli.
Amleto di William Shakespeare
Il tema principale è quello della vendetta enfatizzato attraverso la finta follia del protagonista, ma l’opera è caratterizzata da una ricchezza di sfaccettature e contenuti che la rendono moderna nonostante la sua struttura convenzionale. Amleto stesso è un personaggio complesso che odia la madre Gertrude perché per lui incarna la debolezza femminile e per essersi risposata subito dopo la morte del marito. La tragedia tocca vari temi, tra cui il potere, l’incesto, la morte, il suicidio e l’esistenza del soprannaturale. I sentimenti positivi come l’amore si mescolano alle emozioni negative come l’odio e la gelosia.
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Lamento di Portnoy di Philip Roth
Il romanzo è un monologo del protagonista, Alexander Portnoy, che parla con uno psicanalista dei suoi problemi, tra cui un rapporto morboso con la madre. Afflitto da desideri contrastanti e da una coscienza che li ripudia, ripercorre la sua vita a partire dalla sua famiglia ebraica, focalizzandosi soprattutto sul sesso. Dopo un’adolescenza passata chiuso in bagno, si immerge in relazioni con ragazze non ebree, cercando forse di sfidare l’ambiente sociale. Portnoy descrive la propria vita come una barzelletta ebraica, ironizzando sulle sue esperienze. Roth con il bellissimo romanzo La macchia umana e nella top 100 dei libri più belli del secolo stilata dal New York Times.
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La maternità nella narrativa è una lente attraverso la quale gli scrittori esplorano temi universali come l’amore, il sacrificio, la crescita e il conflitto. Ogni autore offre una prospettiva unica sulla maternità, plasmando personaggi e trame che risuonano nel cuore dei lettori.
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Nessuna donna può definirsi libera se non possiede e controlla il proprio corpo. Nessuna donna può definirsi libera fino a che non sceglie coscientemente se vuole oppure no essere una madre.
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