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Romanzi di Isabel Allende che parlano di donne: da Violeta a Paula

romanzi di Isabel Allende

Prima di parlarti dei romanzi di Isabel Allende, comincio raccontandoti una curiosità su di lei e sulla sua scrittura. La regina della narrativa mondiale inizia a scrivere i suoi romanzi sempre lo stesso giorno: l’8 gennaio. Questa tradizione è iniziata nel 1982, quando ha scritto La casa degli spiriti, il suo libro più famoso, che trae spunto dalle vicende della sua famiglia. In questo giorno ha scritto una lettera al nonno, che era in fin di vita. Nello stesso anno lo scritto è diventato il famoso romanzo in cui è evocata proprio la casa del nonno e nel 1993 e da cui è stato tratto l’omonimo film interpretato da Meryl Streep, Jeremy Irons, Glenn Close, Winona Ryder, Antonio Banderas e diretto da Billie August.

La fortuna dei romanzi di Isabel Allende

Romanzi di Isabel Allende

Questa tradizione ha portato molta fortuna alla scrittrice cilena, tanto da essere l’autrice latinoamericana contemporanea più nota e amata. Prova di ciò è il fatto che il suo ultimo libro Violeta, arrivato in libreria due settimane fa, è in testa nella classifica dei libri più venduti in Italia la settimana scorsa.

Chi è Violeta? È una donna intraprendente, determinata e ricca di umorismo. La sua vita si apre quando l’influenza spagnola arriva in Cile, il suo Paese, e si chiude quando nel mondo dilaga il covid⁠. Un’esistenza caratterizzata da moltissimi avvenimenti, vissuta tra il Cile, gli Stati Uniti e la Norvegia. Tutto raccontato in prima persona da Isabel Allende, in modo esaltante ed emozionante.

In questo lungo secolo Violeta, affronta la Grande Depressione del 1929 e conosce la povertà, che la costringe a ritirarsi in una selvaggia e bellissima regione del Cile. Qua conosce il primo pretendente a cui racconta la sua storia: amori tormentati, povertà, ricchezza, dolori e gioie⁠. Sullo sfondo gli sconvolgimenti politici e sociali del suo Paese, che la trasformano in una donna forte e coraggiosa impegnata nella lotta per i diritti delle donne⁠.

Romanzi di Isabel Allende che parlano di donne: da Violeta a Paula

Tra i migliori romanzi di Isabel Allende che parlano di donne ci sono pure Il quaderno di Maya e L’amante giapponese, pubblicati rispettivamente nel 2011 e nel 2015.

Anche Il quaderno di Maya è scritto in prima persona. La voce narrante è quella di Maya Vidal, una diciannovenne cilena cresciuta in America, a San Francisco, dai nonni paterni. La sua vita va in pezzi quando muore l’amatissimo nonno, cade nella dipendenza di droga ed alcol. Si mantiene commettendo svariati reati, finché è costretta a fuggire dagli Stati Uniti. A braccarla ci sono delinquenti pericolosi e l’FBI.

Finisce in Cile, nell’arcipelago di Chiloé. Da qua arriva la nonna Nini, emigrata in America con il figlioletto Andrés, padre poi di Maya, morto il marito. A Chiloé ritrova se stessa e l’amore e viene a conoscenza del suo passato. La madre, poco dopo averla partorita, se n’è andata, affidandola alle cure di Nini e del suo secondo marito, cui Maya vuole molto bene, sebbene non sia il vero nonno. Un romanzo di Isabel Allende dove, ancora una volta, passato e presente si intrecciano e protagonisti sono donne forti e uomini che amano tanto.

romanzi di Isabel Allende

A San Francisco è ambientato anche L’amante giapponese, che racconta un amore che supera le diversità di razza e sociali e si sviluppa nell’arco di 50 anni, da un continente all’altro. In una casa di riposo vicino alla città californiana, Alma Belasco, un’ottantenne colta e ricca, racconta all’infermiera che si prende cura di lei, una ragazza moldava di nome Irina Bazili, la storia d’amore clandestina vissuta con il figlio del giardiniere giapponese. A spingere la donna ad aprirsi è il nipote Seth Belasco, che vuole scrivere un libro sulla sua storia e che si innamora di Irina.

La storia di Alma è ricca di colpi di scena. È una giovane ebrea polacca, che per scampare alle persecuzioni naziste durante la Seconda guerra mondiale, viene mandata a San Francisco dai genitori. A crescerla con amore e negli agi sono gli zii Isaac e Liliam Belasco, da cui prende il cognome. Qua si innamora perdutamente di Ichimei. Il romanzo di Isabel Allende ci fa vivere un amore struggente e travagliato, saltando dall’Europa all’America e dalla Seconda guerra mondiale all’America dei giorni nostri.

Paula, il romanzo di Isabel Allende più intimo e personale

Romanzi di Isabel Allende che parlano di donne: da Violeta a Paula

Concludo questa breve carrellata con Paula, il diario scritto in ricordo della figlia morta a soli ventotto anni nel 1992 e pubblicato nel 1995. Paula è giovane, bella, innamorata di suo marito e del suo lavoro, ma improvvisamente tutto cambia. La donna si ammala di porfiria, una malattia che la trascina e la inghiotte in un coma profondo ed irreversibile. Il 6 dicembre del 1991 la scrittrice corre in ospedale da lei, a Madrid, dove la figlia si era da poco trasferita con il marito.

La vita di Paula, che dorme come una principessa delle favole, si conclude esattamente un anno dopo a San Francisco nella casa di Isabel, dove viene trasferita quando le sue condizioni peggiorano e si comprende che niente e nessuno può salvarla. Se la madre non ha potuto strapparla alla morte, può fare in modo che tutti la ricordino. Nel 1995 pubblica Paula, raccogliendo ciò che aveva scritto, in un povero albergo di Madrid, dove andava a dormire durante il periodo del ricovero della figlia nella capitale spagnola. Un racconto intimo e commovente scritto ogni sera, dopo le dolorose giornate trascorse in ospedale al fianco della figlia. Questo romanzo – diario raccoglie anche momenti coinvolgenti di dolore e di speranza della vita di Isabel Allende. Un viaggio nel suo mondo e nella sua scrittura.

Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l’ossigeno.

L’amante giapponese

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