Scrittori famosi e storie sorprendenti, un binomio molto frequente. Molti scrittori famosi contemporanei, ma non solo, hanno alle spalle vicende che non hanno nulla da invidiare a quelle di cui sono protagonisti i personaggi nati dalle loro penne.
Oggi voglio raccontarti la storia di Anthony Burgess, che forse non è tra i più famosi scrittori, ma il suo libro più noto, Arancia meccanica, è diventato un cult anche al cinema. La storia dello scrittore britannico ci dimostra come, a volte, ci rendiamo contro troppo tardi del tempo che passa e che non riusciamo a vivere pienamente.
Scrittori famosi: la fortuna di Anthony Burgess passa attraverso una diagnosi medica sbagliata
La fortuna di Burgess inizia nel 1959 quando gli viene diagnosticato un tumore al cervello in uno stadio avanzato. La sua prospettiva di vita è di un anno. Una notizia come questa, naturalmente, stravolge la vita dello scrittore che, in passato, aveva pubblicato qualche libro.
Così, spinto dalla sua passione e dal sogno, mai coltivato seriamente, di essere annoverato tra gli scrittori famosi inglesi, lascia il suo lavoro di insegnante di letteratura inglese e si mette a scrivere a tempo pieno. Davanti a una diagnosi che non gli dà scampo, inizia a fare ciò che ama davvero, prendendo in mano le redini della sua vita che, fino a quel momento, non gli aveva dato troppe soddisfazioni.
Scrittori famosi: libri che fanno entrare nell’Olimpo della letteratura mondiale
Questa condanna a morte, però, fa scattare qualcosa in Anthony Burgess che nei dodici mesi successivi scrive ben cinque romanzi e, tra questi, quello che lo ha reso lo scrittore inglese più famoso de ‘900, Arancia meccanica.
Arancia meccanica
Scritto in tre settimane e pubblicato nel 1962, è il testo che lo rende famoso in tutto il mondo e, come succede spesso, arriva sul grande schermo, ispirando Stanley Kubrick che, nel 1971, realizza l’omonimo capolavoro cinematografico. Arancia Meccanica si può inserire tra i classici moderni di cui abbiamo parlato la settimana scorsa. Il libro è caratterizzato da uno slang inventato dal famoso scrittore e che mescola il gergo popolare londinese con diverse influenze slave. Non tutti apprezzano questo stile l’opera suscita reazioni diverse per i temi trattati, ma questo non impedisce al romanzo di essere riconosciuto come un importante saggio sul male, sulle colpe e sulla responsabilità della società.
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Gli altri libri di uno tra gli scrittori famosi della letteratura inglese contemporanea
In quei dodici mesi Anthony Burgess scrive anche Il dottore è ammalato e Il seme inquieto.
Il dottore è ammalato
Questo è un romanzo autobiografico pubblicato da Anthony Burgess un anno dopo la diagnosi di tumore al cervello, stesso male diagnosticato al protagonista de Il dottore è ammalato, Edwin Spindrift, linguista e dottore in filosofia. La sua degenza in ospedale di Londra è terribile e anche la sua compagna lo lascia sempre più solo. Stanco e vittima di una situazione che lo affligge, forse, più del cancro, la sera prima dell’intervento fugge dall’ospedale.
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Il seme inquieto
Romanzo distopico pubblicato nel 1962 e ambientato nell’Inghilterra del XXI secolo, divide la sua vicenda tra la moderna Londra e le campagne limitrofe. Sulla sfondo una società autoritaria e governata da forze militari, la cui popolazione è in continuo aumento e il cibo sempre meno. Questo porta i governi ad incoraggiare l’omosessualità e scoraggiare, quindi, la procreazione. I protagonisti si ritrovano passivi, apatici e coinvolti in riti neopagani che propiziano la fertilità negata e in orge cannibalistiche accettate dalla società.
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Nel 1971 Anthony Burgess ha scritto e pubblicato diciotto romanzi, e nel 1993, anno della sua morte, il numero dei suoi libri ammontava a una cinquantina. Eh sì, perché lo scrittore è vissuto altri trentaquattro anni dopo quella infausta diagnosi, rivelatasi frutto di un errore medico. Uno sbaglio che, però, gli ha restituito il coraggio di tornare a vivere, facendo ciò che amava, e gli ha regalato la fama.
È uno degli scrittori famosi più eclettici, la sua carriera infatti è costellata di successi anche come drammaturgo, compositore saggista e sceneggiatore. Nel 1976, insieme, a Franco Zeffirelli, ha realizzato la sceneggiatura di Gesù di Nazareth. Come saggista ha pubblicato anche una biografia di Ernest Hemingway e studi su William Shakespeare e Salman Rushdie.
Se Arancia meccanica, così come 1984, rientra nel novero dei salutari moniti letterari — o cinematografici — contro l’indifferenza, la sensibilità morbosa e l’eccessiva fiducia nello Stato, allora quest’opera avrà qualche valore.
Anthony Burgess
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