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Vincitore del Premio Strega 2024: scopri chi ha trionfato ed ecco la sestina dei libri finalisti

premio strega 2024

Il Premio Strega 2024 rappresenta uno degli eventi più attesi nel panorama letterario italiano. Ogni anno, questo prestigioso riconoscimento premia il miglior libro italiano, selezionato da una giuria composta da critici, scrittori e studiosi di letteratura. La cerimonia che ha premiato gli autori in gara, tenutasi giovedì 4 luglio in diretta su Rai 3 dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e condotta da Geppi Cucciari e Pino Strabioli, è tra gli eventi letterari in Italia 2024 più prestigiosi.

Un elenco finalisti di grande rispetto che, anche quest’anno ha riunito il meglio della narrativa italiana contemporanea. Così, dopo la vittoria del 2023 di Come d’aria di Ada D’Adamo, scopriamo chi ha vinto il Premio Strega 2024.

Autore vincitore Premio Strega 2024 è, in realtà, un’autrice, già favorita alla vigilia, e che ha ottenuto 189 voti:

“L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio

premio strega

Lucia, scampata per caso a un incidente avvenuto trent’anni prima al Dente del Lupo, osserva con timore il silenzio della figlia Amanda. Quella notte, al campeggio erano presenti pastori, proprietari, cacciatori e carabinieri, ma tre ragazze non tornarono mai. Amanda, tornata a casa vicino a Pescara dopo aver vissuto a Milano, mostra segni di sofferenza e isolamento, chiudendosi in camera. Lucia vorrebbe proteggerla, ma c’è un segreto che non può più nasconderle: sotto il Dente del Lupo, su un terreno di famiglia ora desiderato dagli speculatori edilizi, si vedono ancora i resti del campeggio dove avvenne la tragedia. Lucia, stretta tra il vecchio padre e la figlia, sente una forza interiore e capisce che le ferite sono l’unica eredità che possiamo lasciare. A volte, il passato torna con forza, risvegliando ricordi e tensioni mai sopite.

Proposta quest’anno da Vittorio Lingiardi, la scrittrice abruzzese con L’Arminuta ha vinto la 55° del Premio Campiello ed è arrivata al secondo posto dietro a Emanuele Trevi nell’edizione dello Strega del 2021.

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Elenco dei finalisti del Premio Strega 2024

L’edizione 2024 del Premio ha presentato un gruppo di autori straordinari, ciascuno con un’opera che ha catturato l’attenzione di critica e pubblico. Dopo aver scoperto quale è stato il miglior libro Premio Strega 2024, ricordiamo gli altri libri finalisti Premio Strega 2024 in ordine di classifica.

  1. Dario VoltoliniInvernale (La nave di Teseo). Proposto da Sandro Veronesi ha avuto 143 voti.
  2. Chiara ValerioChi dice e chi tace (Sellerio). Proposto da Matteo Motolese ha avuto 138 voti.
  3. Raffaella RomagnoloAggiustare l’universo (Mondadori). Proposto da Lia Levi ha avuto 83 voti.
  4. Paolo Di PaoloRomanzo senza umani (Feltrinelli). Proposto da Gianni Amelio ha avuto 66 voti.
  5. Tommaso GiartosioAutobiogrammatica (minimum fax). Proposto da Emanuele Trevi ha avuto 25 voti.

“Invernale” di Dario Voltolini

vincitore premio strega 2024

Il padre di Dario, un macellaio, sventra animali e trasforma carne morta in bistecche per mantener viva la catena alimentare. È un intermediario tra la vita e la morte, servendo clienti che evitano il contatto diretto con i corpi che mangiano. Un giorno, un errore nel taglio quasi gli mozza un pollice, segnando l’inizio di una discesa nella propria carne. Un batterio lo infetta, causando un’infezione che peggiora in spossatezza e una diagnosi grave, portandolo a viaggi in clinica all’estero. Dario, ventenne, osserva il deterioramento del padre, immerso nella malinconia dell’addio. Questa intimità tra padre e figlio è descritta con una precisione che riflette la devozione e la sofferenza di Dario, simile al legame tra madri e figlie.

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“Chi dice e chi tace” di Chiara Valerio

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Scauri, un paese laziale sul Tirreno, vede la sua popolazione aumentare da seimila a centomila abitanti nei mesi estivi. Vittoria, una donna enigmatica e accogliente, viveva qui con Mara, in una casa aperta a tutti. Vittoria è morta in un incidente domestico nella vasca da bagno, ma l’avvocato Lea Russo, affascinata da lei, non crede a questa versione dei fatti e decide di indagare sulla sua morte e sulla vera identità di Vittoria. Lea, sempre curiosa e desiderosa di capire, non si accontenta delle apparenze. Chi dice e chi tace di Chiara Valerio racconta una provincia insolita e traccia un ritratto complesso di donne in costante mutamento. In questo libro, emozioni, amori, verità e enigmi sono in continua trasformazione, riflettendo la dinamica mutevolezza della vita e della memoria.

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“Aggiustare l’universo” di Raffaella Romagnolo

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Ottobre 1945. L’anno scolastico inizia in ritardo nell’Italia liberata. La maestra Gilla, fuggita da Genova bombardata, osserva con angoscia i muri della scuola, ex sede dei nazisti. Nonostante le difficoltà, si concentra sulle sue ventitré allieve di quinta elementare per superare la tristezza. Un posto vuoto viene presto occupato da Francesca, una bambina dall’orfanotrofio locale, silenziosa e triste. Gilla riconosce in lei la solitudine e il dolore di chi ha perso tutto. Prima della guerra, Francesca era Ester, una bambina ebrea di Casale Monferrato, che ha visto la sua vita distrutta dalle leggi razziali. Ora, orfana e sola, spera nel ritorno dei genitori. Gilla intuisce il passato di Francesca e, con pazienza e calma, cerca di guarire le ferite del presente, proprio come fa con un vecchio planetario meccanico che aggiusta la sera.

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“Romanzo senza umani” di Paolo Di Paolo

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Mauro Barbi, cammina lungo le rive di un grande lago tedesco, cercando di sistemare i ricordi e le relazioni con le persone che ama. Barbi, storico di professione, ha provocato una serie di incidenti emotivi rispondendo a e-mail di quindici anni fa e tentando di riannodare fili spezzati. Il suo intento è creare una memoria condivisa del passato con chi ha conosciuto.  La narrazione riflette su una metaforica piccola era glaciale privata che ha gelato la vita di Barbi, spopolandola di presenze importanti come Fiore, Arno, e Anna. Cerca risposte nel lago che ha studiato per anni, immaginandolo coperto da una lastra di ghiaccio, simbolo del lungo inverno che travolse l’Europa. Paolo Di Paolo, nel suo Romanzo senza umani, esplora i disastri climatici delle vite personali: inverni emotivi, speranze aride e desideri furiosi. Barbi, con fatica, cerca di riemergere nel presente, sperando che un gesto semplice possa cambiare tutto.

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“Autobiogrammatica” di Tommaso Giartosio

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Questo libro innovativo combina la narrazione autobiografica con una riflessione sulle regole della grammatica italiana. Giartosio racconta episodi della sua vita utilizzando le strutture grammaticali come metafore per i vari momenti e sfide che ha affrontato. Ogni capitolo è dedicato a una regola grammaticale diversa, che diventa il punto di partenza per una riflessione più ampia sulla natura della memoria, dell’identità e della scrittura. Il risultato è un testo che è al contempo un’autobiografia e una meditazione sulla lingua e il suo potere di plasmare il nostro pensiero e la nostra esperienza del mondo.

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Storia del Premio Strega 

Il Premio Strega è nato nel 1947 da un’idea di Maria Bellonci e Guido Alberti, con l’intento di premiare il miglior libro di narrativa italiana pubblicato nell’anno precedente. Fin dalla sua prima edizione, il Premio Strega si è affermato come uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi in Italia, diventando un punto di riferimento per scrittori, editori e lettori. La giuria, composta dagli Amici della Domenica, include scrittori, giornalisti, intellettuali e appassionati di letteratura che, anno dopo anno, hanno contribuito a selezionare opere di altissimo valore letterario.

Il primo vincitore fu Ennio Flaiano con Tempo di uccidere, e da allora il premio ha visto trionfare autori del calibro di Cesare Pavese, Elsa Morante, Primo Levi e Umberto Eco. Ogni edizione del Premio Strega racconta un pezzo di storia della letteratura italiana, riflettendo le trasformazioni sociali e culturali del Paese.

Novità del Premio Strega 2024

L’edizione 2024 del Premio Strega ha introdotto alcune interessanti novità che promettono di rendere il concorso ancora più inclusivo e dinamico:

Vincitore del Premio Strega Giovani

Quest’anno, il Premio Strega Giovani è stato assegnato a Donatella Di Pietrantonio per il suo romanzo L’età fragile. Questo riconoscimento, introdotto alcuni anni fa, è dedicato ai lettori più giovani e permette di coinvolgere un pubblico under 35, con una giuria composta da studenti delle scuole superiori di tutta Italia.

Selezione dei libri finalisti

Una delle novità più significative di questa edizione riguarda il regolamento che include un posto extra per i piccoli editori. Questa decisione mira a dare maggiore visibilità e opportunità agli autori pubblicati da case editrici indipendenti, arricchendo ulteriormente il panorama letterario del premio.

Evento itinerante per la sestina dei libri finalisti

La cerimonia di premiazione del Premio Strega 2024 sarà itinerante, con eventi organizzati in diverse città italiane prima della serata finale. Questa iniziativa vuole avvicinare il Premio Strega a un pubblico più vasto e permettere agli autori finalisti di incontrare lettori e appassionati in varie regioni d’Italia.

Premio Strega Europeo

Il Premio Strega ha saputo adattarsi e rinnovarsi nel corso degli anni, mantenendo sempre alta la qualità delle opere premiate e rispecchiando le evoluzioni del panorama culturale e letterario italiano. Dalle sue origini nel dopoguerra fino ad oggi, il premio ha seguito le trasformazioni della società, dando voce a generazioni diverse di scrittori e lettori.

Negli ultimi anni, il Premio Strega ha ampliato la sua portata internazionale, coinvolgendo autori e giurie da tutto il mondo attraverso iniziative come lo Strega Europeo, che premia opere di narrativa europea tradotte in italiano. Questa apertura ha arricchito ulteriormente il prestigio del premio, rendendolo un punto di riferimento non solo per la letteratura italiana ma anche per quella internazionale. A vincere quest’anno è stata Neige Sinno con il romanzo Triste tigre.

Il futuro del Premio Strega sembra promettente, con nuove iniziative e progetti che continueranno a valorizzare la letteratura e a scoprire nuovi talenti. Il Premio Strega 2024 si conferma quindi come un appuntamento imperdibile per chi ama i libri e la cultura.

Importanza del Premio Strega per la letteratura italiana

Il Premio Strega continua a rappresentare un faro nella letteratura italiana, un riconoscimento che non solo premia il talento e l’originalità, ma che ha anche il potere di influenzare gusti e tendenze letterarie. Ogni anno, il premio offre una panoramica delle migliori opere della narrativa contemporanea, evidenziando temi, stili e voci che rispecchiano e interrogano la nostra società. La vittoria del Premio Strega può catapultare un autore nella scena letteraria internazionale, aumentando la visibilità dei suoi lavori e contribuendo a diffondere la cultura italiana nel mondo.

L’edizione 2024, con le sue novità e i suoi finalisti di alto calibro, ha dimostrato ancora una volta la capacità del Premio Strega di rimanere attuale e rilevante, adattandosi ai cambiamenti del panorama editoriale e culturale. Dai grandi nomi della narrativa ai talenti emergenti, ogni autore selezionato arricchisce il patrimonio letterario del nostro Paese.

Cosa aspettarsi dal Premio Strega 2025

Guardando al futuro, il Premio Strega 2025 promette di essere altrettanto emozionante e innovativo. Ci aspetta che il premio continui a sperimentare e a trovare nuovi modi per coinvolgere il pubblico e sostenere gli autori. Le anticipazioni e le aspettative per il prossimo anno sono alte: quali nuovi talenti emergeranno? Quali storie cattureranno l’immaginazione dei lettori? E come il Premio Strega continuerà a evolvere per riflettere i cambiamenti nella società e nella letteratura? Una cosa è certa: il Premio Strega rimarrà un evento cruciale per chiunque ami la letteratura italiana, un’occasione per celebrare le parole, le storie e le idee che arricchiscono le nostre vite. 

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Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo “amare” e il verbo “sognare”.

Daniel Pennac

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