Violenza sulle donne, una strage senza fine. Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un’altra giornata in cui si snocciola un elenco senza fine di vittime. In questo periodo più che ma ci sentiamo vicini a questa causa, complici le ultime tristi notizie di cronaca nera riguardo al femminicidio.
Un modo per sensibilizzare e informare su questa tematica così attuale è leggere libri che parlano di violenza sulle donne perché anche la letteratura ci offre tanti esempi di uomini che sarebbe meglio non incontrare. Ho scelto alcuni fra i titoli più forti e significativi nel panorama letterario contemporaneo.
INDICE DEI CONTENUTI
ToggleViolenza sulle donne: nella letteratura italiana contemporanea
Partiamo da tre libri scritti da tre scrittrici italiane. In questi testi vengono trattati temi sensibili come violenza di genere, femminicidio, molestie e amore tossico.
- Stai zitta di Michela Murgia
- Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa di Michela Marzano
- Vite senza paura di Maria Grazia Cucinotta
Stai zitta
Michela Murgia ha dato voce a tantissime donne vittime di violenze e ha aperto gli occhi a moltissime altre incapaci di riconoscere i segnali. Il suo podcast Morgana resta un punto di riferimento per tante donne. La scrittrice recentemente scomparsa si fa portavoce di quelle donne che, per troppo tempo, sono state costrette al silenzio, vittime di violenza e oppressione. La trama si sviluppa attraverso la narrazione di storie intrecciate di donne coraggiose, costrette a fronteggiare la tragica realtà della violenza sulle donne e del femminicidio. Stai zitta si inserisce in un contesto più ampio, ponendosi come un grido di denuncia e consapevolezza in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Michela Murgia offre una prospettiva letteraria che va oltre la mera denuncia, cercando di comprendere le radici profonde di un problema sociale complesso e urgente.
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Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa
Michela Marzano affronta con raffinata sensibilità e sottile analisi la questione della violenza sulle donne attraverso una narrazione che intreccia il personale e il sociale, come ha fatto nel romanzo Stirpe e vergogna. Esplora le molteplici sfaccettature di un fenomeno diffuso e il titolo stesso del libro suggerisce una profonda riflessione, mettendo in luce la mancanza di un riconoscimento e di una richiesta di scusa che spesso accompagna le storie delle donne vittime di violenza o di femminicidio., Con la sua scrittura incisiva e la sua capacità di analisi critica, Marzano contribuisce a gettare luce sulle dinamiche complesse che alimentano la violenza di genere. Con Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa si offre una prospettiva per esplorare anche le possibili soluzioni e la necessità di un cambiamento culturale, un prezioso spaccato della realtà, in questa ennesima Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
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Vite senza paura
L’attrice Maria Grazia Cucinotta raccoglie le testimonianze della violenza sulle donne, e racconta quello che ha subito in prima persona. In questo libro si legge una prospettiva di emancipazione e autodeterminazione che sfida il clima di intimidazione e terrore che molte donne devono affrontare. L’attrice siciliana affronta senza paura e con sincerità la questione della violenza sulle donne, comprese le molestie sessuali e gli amori tossici che possono rendere le vite delle donne un campo di battaglia emotivo., Con la sua esperienza nel mondo dello spettacolo e la sua voce autentica, si pone come un faro di speranza e consapevolezza, ispirando le donne a vivere senza paura e a lottare contro le ingiustizie di genere. Vite senza paura si configura così non solo come un racconto personale di sopravvivenza, ma anche come un appello appassionato a creare un mondo in cui le donne possano vivere libere dalla minaccia della violenza e del femminicidio.
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Sessismo e violenza sulle donne nella letteratura internazionale
Passiamo adesso a tre libri scritti fuori dai confini italiani. Anche qui le tematiche principali riguardano la violenza sulle donne che si presenta in tante sfaccettature, dalla violenza verbale alla molestia.
- Lui mi ama di Thora Hjörleifsdóttir
- My dark Vanessa di Kate Elisabeth Russell
- Donne che amano troppo di Robin Norwood
Lui mi ama
Thora Hjörleifsdóttir esplora il tema della violenza di genere e del femminicidio, offrendo uno sguardo intimo e spesso sconcertante sulla vita delle donne. Lui mi ama si configura come un’opera d’arte letteraria che sfida le convenzioni e svela il lato oscuro delle relazioni, evidenziando come l’amore possa trasformarsi in un terreno fertile per la manipolazione e le molestie. Un racconto avvincente che mette in discussione le percezioni convenzionali dell’amore romantico, sottolineando l’importanza di una consapevolezza critica che contrasti la violenza sulle donne.
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My dark Vanessa
Romanzo audace e sconvolgente che affronta le tematiche scottanti delle molestie sessuali, del sessismo, della violenza sulle donne e, implicitamente, del femminicidio. Protagonista è Vanessa, una giovane studentessa coinvolta in una relazione con il suo insegnante, Jacob, che si sviluppa in una serie di abusi sessuali. Emerge la complessità delle dinamiche di potere, le conseguenze psicologiche delle molestie e la difficile realtà delle vittime che sono intrappolate in situazioni di violenza. Il libro solleva interrogativi penetranti sulla responsabilità sociale e individuale nel riconoscimento e nella prevenzione della violenza di genere.
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Donne che amano troppo
Robin Norwood analizza la tendenza di alcune donne a rimanere intrappolate in relazioni distruttive, spesso caratterizzate da comportamenti violenti o manipolatori. In un contesto in cui il femminicidio rappresenta un estremo e tragico risultato di dinamiche relazionali disfunzionali, il libro si pone come un avvertimento e una guida per le donne che si trovano in situazioni pericolose. La trama offre un’occasione di riflessione sulla pervasività del sessismo e della violenza sulle donne, esortandole a riconoscere e affrontare comportamenti tossici nelle loro relazioni. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la scrittrice invita le donne a esercitare la propria autonomia e a rompere il ciclo delle relazioni distruttive, aprendo una conversazione critica sulla responsabilità collettiva nella creazione di una società libera dalla violenza di genere.
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