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Nel nuovo libro di Maurizio De Giovanni Mina Settembre è incantata dalle Sirene

mina settembre sirena

Maurizio De Giovanni con l’ultimo romanzo dedicato alla combattiva e intrepida assistente sociale del Consultorio dei Quartieri Spagnoli di Napoli Ovest ha conquistato i lettori. Una Sirena a Settembre, uscito lo scorso 6 luglio, è in testa alle classifiche dei libri più letti. Questo era uno dei romanzi che ti avevo consigliato di leggere in estate e lo rifaccio anche perché parla un po’ di mare e di Sirene.

Le Sirene incantano e ingannano

dice spesso Maurizio De Diovanni quando parla di questo libro, commovente e divertente allo stesso tempo.

Chi sono le Sirene raccontate da Maurizio De Giovanni?

Queste figure mitologiche sono le protagoniste di Una Sirena a Settembre. La Sirena per antonomasia di questa storia è la Signora, creata dallo scrittore napoletano per tributare un omaggio alla madre morta a settembre. Una dedica a chi gli ha insegnato l’arte di raccontare storie, trasmessa alla Signora da De Giovanni. L’anziana donna è arrivata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli da Pizzofalcone, luogo fondativo di Napoli, e qua racconta le storie del passato di questa città, sospesa tra tradizione e novità. Tante storie che, però, fanno parte di un’unica storia che la Signora racconta a chi va a trovarla. I protagonisti, apparentemente lontani, tra loro, sono in realtà collegati. I suoi racconti sono poetici, lenti, commoventi e fanno da contraltare alla figura di Mina Settembre, caotica, colorata, veloce. La Signora è una voce fuori campo che accompagna i lettori, trasportandoli in un mondo quasi magico. Di lei e della sua vita non si sa nulla,

Sirene sono anche Ester e Susy. La prima è una ragazza in carrozzina che vive insieme al fratello Marco, ladro per necessità, nei Quartieri Spagnoli. Come le Sirene è senza gambe, ma ha una voce incantevole. Si mette al balcone e canta, si libera così dalle barriere architettoniche che la tengono prigioniera in casa. Susy, invece, è la nuova compagna di Claudio De Carolis, l’ex marito di Mina. È una conduttrice televisiva e anche lei non è come appare.

Mina Settembre è un personaggio che va controcorrente

A differenza di ciò che avviene nella società di oggi in cui tutti sembrano privi di incertezze, Mina ha tanti dubbi e li fa venire ai lettori. Le storie e i racconti vanno in profondità nell’animo di chi li legge e hanno il potere di sradicare convinzioni. La speranza di Maurizio De Giovanni, quando ha scritto questo personaggio, era quella di riuscire a far maturare insicurezze in un mondo assolutista, dove tutti credono di avere la verità in mano.

Una Sirena a Settembre, come gli altri quattro libri della serie, inoltre è il romanzo della speranza perché racconta che anche in una città complicata come Napoli, paragonata dallo scrittore al Purgatorio, chi vive in situazioni socialmente difficili, può riscattarsi, nulla è definitivo. Le vicende di Mina Settembre si muovono nel territorio compreso tra la giustizia e la legge, in cui la prima copre uno spazio più ampio rispetto alla seconda. Esistono cose giuste, ma non legali e cose legali, ma non giuste. Lei salva le persone.

Mina è come una ONG, una nave che cerca di salvare un barchino di profughi nei vicoli dei Quartieri Spagnoli.

Copertina Una sirena a settembre

Maurizio De Giovanni in questo ultimo libro affronta tanti temi: la speranza, il riscatto sociale, la disabilità resa ancora più invalidante dalla barriere architettoniche, che segregano Ester in casa, la cattiva tv. Si scaglia contro la televisione del sensazionalismo, che racconta i sentimenti peggiori in un modo teso a costruire un nemico da attaccare, sconfiggere e, in tante occasioni, uccidere, perché questa narrazione, che mira prevalentemente a sconvolgere, rischia di incitare all’emulazione.

Se vuoi una storia, devi andare dalla Signora.

Una Sirena a Settembre

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