Il Premio Strega Europeo rappresenta un’opportunità unica per conoscere le voci più interessanti della letteratura contemporanea d’Europa, perché mette in luce opere tradotte in italiano di successo nei loro Paesi d’origine.
Il Premio Strega Europeo nasce nel 2014 con l’intento di celebrare la letteratura contemporanea europea. Questo riconoscimento, fin dalla sua istituzione, il premio ha attratto l’attenzione di lettori e critici per la sua capacità di mettere in luce opere letterarie che esplorano tematiche attuali e complesse.
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ToggleIl Premio Strega Europeo 2025: i finalisti
Il Premio Strega Europeo ha contribuito a rendere più accessibili al pubblico italiano i lavori di importanti scrittori europei, distinguendosi per la varietà dei generi e delle prospettive proposte. La popolarità del premio quindi dimostra un interesse sempre maggiore verso una narrativa che superi i confini nazionali e promuove una comprensione più profonda delle diverse realtà sociali e culturali europee. Ecco chi si contende il premio quest’anno:
“La scoperta dell’Olanda” di Jan Brokken

L’Hotel Spaander di Volendam, vicino ad Amsterdam, è stato fondato nel 1881 come rifugio per artisti, ed è diventato un vivace crocevia creativo per pittori e scultori da tutto il mondo. Lì si sono incontrati e hanno lavorato figure come Picasso, Kandinskij, Signac, Joseph Beuys e Proust, che vi trovò ispirazione per un personaggio della Recherche. Quindi, in questo spazio libero e inclusivo, anche artiste escluse dai circoli ufficiali, come l’americana Elizabeth Nourse, venivano valorizzate. Affascinato dal luogo, Jan Brokken racconta le storie e le suggestioni che hanno reso Volendam un angolo unico dell’arte moderna, dove gli artisti cercavano di catturare la luce mutevole dell’Olanda, i volti dei pescatori e i rituali di una comunità marinara.
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“Theodoros” di Mircea Cartarescu

Theodoros è un’epopea travolgente che racconta la parabola di un antieroe pronto a tutto pur di compiere il proprio destino: dominare o perire. Dall’adolescenza come Tudor in Valacchia alla metamorfosi in Theodoros, pirata implacabile e infine imperatore Tewodros II d’Etiopia, la sua vita è un viaggio attraverso il Mediterraneo, il Corno d’Africa e la Dancalia, tra gloria e dannazione. Bramoso di potere, ricchezze e piaceri, ma anche capace di amore e nobili ideali, Theodoros incarna la contraddizione tra salvezza e dannazione. Un’anima contesa tra cielo e inferno. Con uno stile potente e visionario, Mircea Cărtărescu intreccia mito, religione e storia in un romanzo monumentale e senza tempo.
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“La metà della vita” di Terézia Mora

Muna, diciottenne della Ddr, vive a Jüris con la madre alcolizzata. Tirocinante presso la rivista Voce del popolo, ospitata nell’appartamento di Noah Klein, sogna di trasferirsi a Berlino. Qui incontra Magnus, fotografo affascinante ma sfuggente, che riappare anni dopo per diventare il centro di un amore tossico e distruttivo. Tra Berlino e Vienna, Muna precipita in una relazione fatta di ricatti, manipolazioni e annientamento emotivo. La metà della vita, accolto con entusiasmo in Germania, non è solo il racconto di un amore malato, ma il ritratto crudo e potente di una donna segnata dall’illusione e dalla dedizione, reso con straordinaria intensità da Terézia Mora.
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“Il giorno dell’ape” di Paul Murray

La famiglia Barnes sta vivendo un momento critico: la concessionaria di Dickie è sull’orlo del fallimento, ma lui si rifugia nella costruzione di un bunker anti-apocalisse. Imelda, sua moglie, vende gioielli su eBay per far fronte alle difficoltà economiche. La figlia Cass, un’ex studentessa modello, sembra voler compromettere il proprio futuro scolastico, mentre il piccolo PJ pianifica di scappare di casa. Il giorno dell’ape è un romanzo che intreccia il dramma familiare con una riflessione ironica e toccante sulla società contemporanea. Il libro è stato proclamato Libro dell’anno da The New York Times, The Guardian, The Washington Post, The New Yorker e The Economist. È stato finalista al Booker Prize e ha vinto l’Irish Book of the Year e il Nero Book Award per la narrativa.
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“L’ultima sirena” di Iida Turpeinen

Nel 1741, la spedizione del capitano Vitus Bering attraversa la Siberia fino al Mare di Bering, allora ancora inesplorato. Con lui c’è il naturalista-teologo Georg Wilhelm Steller, che dopo un naufragio scopre nuove specie animali su un’isoletta del Pacifico, tra cui la ritina di Steller, un enorme mammifero marino poi estintosi. Nel 1859 in Alaska, il governatore Furuhjelm tenta di salvare la Compagnia russo-americana dalla rovina, sognando anche di trovare la leggendaria creatura di Steller. Nel 1950, sulle Isole Aspskär nel Golfo di Finlandia, il tassidermista John Grönvall cerca di ricostruirne lo scheletro per un museo. Ne L’ultima sirena, la storia di questa creatura diventa metafora della distruzione ambientale e celebrazione della vita.
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A decretare il vincitore o la vincitrice, domenica 18 maggio, al Salone del libro, saranno 25 autrici e autori italiani, tra cui anche alcuni vincitori del Premio Strega, tra cui: Donatella di Pietrantonio, vincitrice dello scorso anno, Domenico Starnone, Paolo Giordano, Nicola Lagioia, Antonio Scurati, Sandro Veronesi, rispettivamente vincitori nel 2001, 2008, 2015, 2019, e 2020.
Premio Strega Europeo: i vincitori delle edizioni precedenti
Questo riconoscimento, fin dalla sua istituzione, il premio ha attratto l’attenzione di lettori e critici per la sua capacità di mettere in luce opere letterarie che esplorano tematiche attuali e complesse. L’edizione 2024 del Premio Strega Europeo è stata vinta da Triste Tigre di Neige Sinno, un’opera che ha saputo conquistare giuria e pubblico grazie alla sua profondità emotiva e all’innovativo approccio narrativo. Il romanzo esplora temi complessi e attuali, offrendo una riflessione profonda sulla società moderna e sulle dinamiche umane. Nel 2023 è toccato a Emmanuel Carrère con V13 e prima a Amélie Nothomb con Primo sangue (2022) e a Annie Ernaux, una delle poche donne ad aver ricevuto il Nobel ottenuto nel 2022, con Gli anni (2016). Questi sono solo alcuni dei nomi più prestigiosi.
Premio Strega Europeo e la dozzina dello Strega
Qualche giorno fa, insieme ai finalisti del Premio Strega Europeo, è stata annunciata anche la dozzina del Premio Strega 2025, dodici titoli, dodici voci che raccontano il nostro tempo con stili e generi molto diversi
- Portofino blues di Valerio Aiolli
Un romanzo che mescola atmosfere sospese e malinconiche con uno sguardo profondo sull’identità.
- La signora Meraviglia di Saba Anglana
Un esordio potente che parla di radici, diaspora e femminilità.
- L’anniversario di Andrea Bajani
La scrittura limpida di Bajani torna per raccontare l’intimità di un lutto, il vuoto e la nostalgia.
- Poveri a noi di Elvio Carrieri
Si addentra in storie marginali, con una lingua che spiazza e una struttura narrativa che affascina.
- Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel di Deborah Gambetta
Un romanzo biografico che racconta la complessità di uno dei più grandi matematici del Novecento.
- Di spalle a questo mondo di Wanda Marasco
Un titolo poetico per una storia intensa e dolorosa.
- Ricordi di suoni e di luci di Renato Martinoni
Una biografia letteraria e commossa che riflette sulla follia e sull’arte.
- Chiudo la porta e urlo di Paolo Nori
Un grido, un urlo autentico che mescola autobiografia e riflessione linguistica.
- Perduto è questo mare di Elisabetta Rasy
Un romanzo elegiaco che parla di madri, figlie e confini perduti.
- Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia di Michele Ruol
Un titolo evocativo per un romanzo che scava nelle rovine dell’anima e del mondo.
- Quello che so di te di Nadia Terranova
Terranova torna con la sua consueta capacità di toccare le corde più profonde.
- La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri di Giorgio van Straten
La biografia di una donna indomita, che attraversa il Novecento con coraggio e passione.
Tappe del Premio Strega 2025
Il 4 giugno sarà annunciata la cinquina finalista, mentre la serata finale sarà il 3 luglio, Roma, in diretta su Rai 3.
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