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Italo Calvino e l’arte del racconto breve: consigli di stile per scrittori

italo calvino

Italo Calvino nasce nel 1923 e proprio lo scorso anno, nel 2023, si è festeggiato il centenario della sua nascita, l’importante anniversario di uno dei più grandi autori del novecento italiano. È uno di quegli scrittori della letteratura italiana che, una volta scoperto, lascia un segno in chi lo legge. Le sue storie brevi, piene di fantasia e profondità, sono un esempio perfetto di come un racconto, anche in poche pagine, possa trasmettere messaggi potenti e coinvolgenti.

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Tornando a Italo Calvino, qual è il segreto dietro la maestria di uno dei più grandi scrittori del XX secolo? E, soprattutto, come possiamo noi, aspiranti autrici e autori, imparare da lui per migliorare la nostra scrittura letteraria? Le tecniche di Calvino sono un modello da seguire, specialmente per chi desidera creare racconti concisi ma appassionanti.

In quest’articolo ti parlerò di alcuni aspetti fondamentali della scrittura di racconti brevi secondo Calvino, un vero maestro del mondo letterario italiano e internazionale. Autore di opere indimenticabili come Le città invisibili, Il visconte dimezzato, Il sentiero dei nidi di ragno e ancora Il barone rampante e Fiabe italiane, ci offre consigli pratici per affinare il nostro stile narrativo.

La precisione nelle parole: il segreto della sintesi nelle opere di Italo Calvino

Calvino era un maestro della sintesi. Con poche parole riusciva a descrivere mondi interi, lasciando spazio all’immaginazione del lettore. Ogni parola contava, niente era lasciato al caso. Questo è uno dei suoi principali insegnamenti: ridurre il superfluo e concentrarsi sull’essenziale. Quando scrivi, chiediti sempre: Questa parola aggiunge qualcosa alla storia? Se la risposta è no, eliminala.

Un esempio perfetto di questa precisione si trova in Le Cosmicomiche, dove Calvino riesce a condensare concetti scientifici complessi e a trasformarli in storie di vita universale. Ogni racconto è una lezione di sintesi e creatività.

ESERCIZIO: Scrivi una frase e poi prova a dimezzare il numero di parole senza perdere il significato. Questo esercizio ti aiuterà a migliorare la tua capacità di sintesi e a rendere i tuoi racconti più incisivi.

Strutturare un racconto conciso: meno è meglio

Un racconto breve deve essere come una macchina ben oliata: ogni parte ha una funzione e tutto deve scorrere in modo fluido. Calvino era un esperto nel creare racconti concisi, riuscendo a mantenere una struttura chiara e lineare anche nelle storie più fantasiose. Ogni elemento narrativo aveva un preciso scopo e nulla era lasciato al caso.

Un esempio perfetto di questo approccio lo troviamo in Ultimo viene il corvo, una raccolta di racconti in cui lo scrittore è stato un maestro del genere letterario. Calvino esplora la realtà del dopoguerra con una semplicità disarmante. Le storie sono brevi, ma dense di significato, grazie a una struttura che si basa su pochi elementi ben calibrati.

ESERCIZIO: Per applicare questa tecnica, prima di iniziare a scrivere il tuo racconto, crea una scaletta con tre punti chiave: inizio, sviluppo e conclusione. Questo ti permetterà di mantenere il focus sulla storia senza divagazioni. Ricorda, meno è meglio: riduci al minimo gli elementi e lascia che le tue idee emergano con forza.

Il Cavaliere inesistente: creare mondi con le parole nello stile di Calvino

Nonostante la brevità dei suoi racconti, Calvino era in grado di dipingere immagini vivide nella mente del lettore. Le sue descrizioni erano essenziali ma evocative, permettendo a chi legge di immergersi completamente nei suoi mondi fantastici, come quelli descritti nei suoi libri, e ci insegna che non servono fiumi di parole per evocare sensazioni profonde.

Un esempio brillante è Il cavaliere inesistente, dove lo scrittore descrive con precisione scene di battaglia e personaggi memorabili, creando immagini così potenti che rendono reale anche un cavaliere che non esiste. La sua abilità sta nel dare forma visiva a concetti astratti, creando immagini suggestive senza perdersi in dettagli inutili.

ESERCIZIO: Prova a descrivere una scena utilizzando solo 100 parole. Immagina di voler creare un quadro mentale chiaro per il lettore, scegliendo con cura gli elementi visivi da inserire. Questo esercizio ti aiuterà a migliorare la tua capacità di scrivere in modo visivo, coinvolgendo di più chi ti legge.

Italo Calvino e la predilezione per le forme brevi

La scrittura di racconti brevi è una vera e propria arte, e Italo Calvino ne è stato un maestro indiscusso. Di questo parla in Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, un saggio basato su una serie di lezioni preparate in vista di un ciclo di sei discorsi da tenere all’Università di Harvard per l’anno accademico 1985-1986. Fu pubblicato postumo nel 1988 perché Italo Calvino fu colpito da un ictus che lo portò alla morte nel 1985. Il primo titolo era in inglese, Six Memos for the Next Millennium, a scegliere poi quello in italiano fu la vedova Esther Judith Singer.

Calvino esplora sei valori letterari che considera essenziali per la letteratura del futuro, ordinati secondo una gerarchia decrescente di importanza: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza (quest’ultima solo progettata e non effettivamente trattata). Ogni valore è collegato a diverse opere dell’autore stesso, fornendo così un ponte tra i suoi concetti teorici e la sua pratica letteraria.

Calvino utilizza queste lezioni anche per riflettere sulle trasformazioni culturali e tecnologiche del suo tempo, come l’emergere dell’informatica. Attraverso questi temi, offre spunti su come la scrittura possa servire come sistema di controllo e sottolinea l’importanza del ritmo anche nella prosa narrativa.

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La lezione principale che possiamo imparare da Italo Calvino è questa: meno è meglio, soprattutto quando si tratta di narrazione, precisione delle parole e capacità di creare immagini potenti nei suoi racconti.

Se non hai mai letto le sue opere, ti consiglio di iniziare da una di queste: Le Cosmicomiche, Ultimo viene il corvo, Il castello dei destini incrociati, Marcovaldo o Il cavaliere inesistente per comprendere al meglio la sua maestria nella narrazione breve. 

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Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.

Italo Calvino

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