Tracy Chevalier è una delle voci più riconoscibili della narrativa contemporanea, famosa per le sue storie che mettono in luce donne e creatività. Donne forti e indipendenti che raccontano una evoluzione femminile nella narrativa. Nei suoi romanzi mescola arte e letteratura, l’arte diventa un simbolo di espressione e libertà, permettendo alle protagoniste di sfidare le convenzioni della loro epoca. La scrittrice statunitense narra il ruolo delle donne nell’arte nei romanzi storici dando vita a personaggi ispiratori. Lo ha fatto anche nel suo ultimo libro in libreria dal 17 settembre scorso: La maestra del vetro, edito come tutti gli altri da Neri Pozza e tradotto da Massimo Ortelio.
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Toggle“La maestra del vetro”: libri di Tracy Chevalier con protagoniste femminili

Nel suo ultimo romanzo, La maestra del vetro, Tracy Chevalier ci porta a Murano, la famosa isola vicino a Venezia, e ci racconta la vita di Orsola Rosso, una donna che lotta per affermarsi come vetraia. Ambientato tra il 1486 e i giorni nostri, il romanzo racconta la storia di Orsola, che sfida le restrizioni imposte alle donne dell’epoca, imparando l’arte di creare perle di vetro a lume per sostenere la sua famiglia. Le sue creazioni, ispirate dai colori della laguna, diventano rinomate e richieste da personaggi storici molto importanti come Giuseppina Bonaparte e la marchesa Casati. Chevalier intreccia un racconto di crescita personale con le trasformazioni storiche e culturali di Venezia, offrendo un ritratto affascinante del mondo dell’artigianato vetraio. Attraverso Orsola, il romanzo racconta la resilienza e la creatività femminile in un mondo in continua evoluzione.
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Libri di Tracy Chevalier con protagoniste femminili che sfidano le convenzioni sociali
Le donne forti e artiste nei libri di Tracy Chevalier spesso devono fare i conti con le rigide aspettative della società. Storie di donne e artiste nei romanzi della scrittrice statunitense diventati libri, e anche film, di culto amati da milioni di lettori in tutto il mondo. Eccone due da non perdere grazie al mix vincente tra la resilienza delle protagoniste femminili, letteratura e unicità dell’autrice.
“La ragazza con l’orecchino di perla”, un bestseller

Un esempio perfetto è Griet, la giovane serva di La ragazza con l’orecchino di perla. Griet si trova in un mondo che non comprende, quello dell’arte e della pittura. Pubblicato nel 1999, è uno dei romanzi più celebri di Tracy Chevalier. Ambientato nella Delft del XVII secolo, racconta la storia di Griet, che viene assunta nella casa del pittore Johannes Vermeer. Osservando il lavoro del maestro, sviluppa un acuto senso artistico e diventa parte del suo processo creativo. La loro relazione si intensifica quando Vermeer le chiede di posare per uno dei suoi dipinti più celebri, il ritratto che dà il titolo al romanzo. La presenza di Griet nella casa crea tensioni con la moglie del pittore e con i suoi mecenati. Attraverso il suo rapporto con l’artista, la ragazza scopre una nuova dimensione di se stessa. Anche se non può diventare una pittrice, l’arte diventa una finestra verso la libertà e la consapevolezza di poter essere qualcosa di più della sua condizione sociale. Il romanzo è stato adattato per il cinema nel 2003, con Scarlett Johansson nel ruolo di Griet e Colin Firth in quello di Vermeer.
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“L’ultima fuggitiva”, la scrittrice statunitense ripercorre la storia dell’America del XIX secolo

Pubblicato nel 2013, racconta la storia di Honor Bright, una giovane Quacchera inglese che emigra in America nel 1850 per sfuggire al dolore della perdita del suo fidanzato. Arrivata nell’Ohio, si ritrova sola in un Paese sconosciuto e ostile, dopo la morte della sorella. Qui, si scontra con la crudele realtà della schiavitù e si ritrova coinvolta nel supporto alla Underground Railroad, una rete segreta che aiuta gli schiavi fuggitivi a raggiungere la libertà. Mentre lotta per trovare il proprio posto in una comunità che la considera un’estranea, utilizza la sua abilità nel patchwork per trovare la sua voce. Sviluppa un senso di appartenenza e scopre la sua capacità di influenzare il mondo intorno a lei. Ne L’ultima fuggitiva, attraverso la storia di Honor Bright, Tracy Chevalier parla del coraggio, della forza interiore e del ruolo delle donne in un periodo storico segnato da forti cambiamenti sociali.
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“La ricamatrice di Winchester”: tradizione e indipendenza femminile

In La ricamatrice di Winchester, Tracy Chevalier ci porta nell’Inghilterra del 1930 per raccontare la storia di Violet Speedwell, una donna che, dopo aver perso il fratello e il fidanzato durante la Prima Guerra Mondiale, si trasferisce a Winchester per iniziare una nuova vita. Lontana dalle convenzioni familiari, Violet trova il suo spazio e la sua indipendenza attraverso l’arte del ricamo, entrando a far parte del gruppo di donne che ricamano cuscini e inginocchiatoi per la cattedrale. Il ricamo diventa un modo per esprimere se stessa e il suo desiderio di libertà, in un contesto storico che imponeva ancora rigide aspettative sulle donne. Il romanzo racconta la crescita di Violet come individuo, mostrando come la creatività possa essere una fonte di forza interiore e resilienza.
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Il legame tra arte e femminilità
Nei romanzi di Chevalier, l’arte non è solo un mezzo di espressione creativa, ma rappresenta un percorso di emancipazione. In La ragazza con l’orecchino di perla, la pittura diventa uno strumento per esprimere la bellezza nascosta della protagonista e il suo desiderio di avere qualcosa di più dalla vita. Griet, pur non potendo dipingere lei stessa, diventa una parte vitale del processo creativo di Vermeer. In modo simile, in L’ultima fuggitiva, Honor utilizza il patchwork per esprimere la sua creatività, e attraverso questo processo, riesce a trovare un posto in un nuovo mondo.
Chevalier esplora come l’arte permetta alle sue protagoniste di navigare attraverso i confini imposti dalle aspettative sociali e culturali. Attraverso la pittura, la tessitura o altre forme artistiche, queste donne trovano una via per affermare la propria identità, sfidando le norme della società in cui vivono.
L’evoluzione della creatività femminile
Le donne nei romanzi di Tracy Chevalier non sono statiche; evolvono e si trasformano durante la narrazione. È attraverso il loro coinvolgimento con l’arte che queste protagoniste riescono a crescere e a scoprire aspetti di sé che non conoscevano. Questo percorso di crescita le rende personaggi forti e ispiratori per i lettori moderni. La loro capacità di usare la creatività per superare le difficoltà rappresenta un esempio di resilienza e forza interiore che risuona profondamente con il pubblico odierno.
“La vergine azzurra”: l’inizio del viaggio letterario

Per chiudere questo viaggio nei romanzi di Tracy Chevalier, è doveroso tornare al suo primo romanzo, La vergine azzurra. Ambientato tra la Francia medievale e il XX secolo, racconta la storia di Ella Turner e Isabelle du Moulin, due donne vissute a secoli di distanza, ma legate da un misterioso segreto. Con questo libro, Chevalier ha introdotto il suo tipico tema dell’arte e della femminilità, esplorando la scoperta di sé e l’indipendenza attraverso il tempo. È significativo che abbiamo iniziato l’articolo con il suo ultimo romanzo, La maestra del vetro, e lo chiudiamo con il suo primo lavoro pubblicato nel 1997. Un cerchio che si chiude su storie di donne che, attraverso l’arte, trovano la loro voce.
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Libri di Tracy Chevalier con protagoniste femminili: l’impatto sui lettori di oggi
Le storie di Tracy Chevalier non parlano solo del passato, ma offrono un riflesso della lotta contemporanea per l’autodeterminazione femminile. Le sue protagoniste rappresentano donne che trovano il coraggio di riscrivere la propria storia attraverso l’arte, l’espressione personale e la creatività. Questo le rende figure di riferimento anche per le donne moderne, che possono trarre ispirazione dalla loro caparbietà e forza interiore. Donne straordinarie come quelle raccontate da me e da altre 26 autrici nella antologia Ritratti di donne 2, curata dalla scrittrice Sara Rattaro, premio Bancarella, ed edita da Morellini.
I romanzi di Tracy Chevalier offrono uno sguardo profondo su come le donne possano utilizzare la creatività per trovare il proprio posto nel mondo. Attraverso le storie di Griet, Honor, Orsola, Violet e molte altre, Chevalier ci ricorda che l’arte può essere una via per l’emancipazione e la scoperta di sé.
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I suoi occhi si fermarono su di me come una farfalla su un fiore, e non potei non arrossire.
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