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Luigi Pirandello: opere per ricordare un grande autore

luigi pirandello

I grandi scrittori, anche vincitori del Premio Nobel, trascurati o, addirittura, sconosciuti sono tanti. Non si può dire che Luigi Pirandello sia uno autore ignoto ai lettori, ma, di certo, è un po’ dimenticato e, forse, anche snobbato. Io frequento molto i social, sia per lavoro che per diletto, è molto raramente, direi pure quasi mai, mi imbatto in post che abbiamo come protagonista Luigi Pirandello.

Su Instagram (ti invito a seguire il mio profilo, se ti fa piacere) è davvero raro che i bookstagrammers si occupino dello scrittore e drammaturgo e dei suoi libri. Credo che sia davvero un peccato ignorare grandi personalità della letteratura come Luigi Pirandello o Giovanni Verga che amo moltissimo, perché, fermo restando che molti autori contemporanei meritano la fama che hanno, come ha dimostrato il successo del Salone del Libro di Torino appena concluso, non bisogna rinunciare ai classici, pietre miliari della letteratura italiana e straniera. Come sono le opere dello scrittore siciliano, vincitore del Nobel nel 1934.

Luigi Pirandello: opere brevi da leggere

Quando frequentavo la scuola e l’università, non amavo Luigi Pirandello, lo confesso. Non so perché, ma quello che leggevo, soprattutto perché i miei studi lo richiedevano, non mi entusiasmava. Poi, finita l’università e con il passare degli anni, ho ripreso in mano alcuni libri e mi sono ricreduta. Come spesso accade, forse avevo trovato finalmente il momento giusto per leggerlo e apprezzarlo. E ho cominciato leggendo il romanzo consigliato da una delle mie migliori amiche: L’esclusa.

L’esclusa

Luigi Pirandello

Il titolo originale del romanzo è Marta Ayala, che è una delle protagoniste. Apparso a puntate nel 1901 su una rivista, è stato pubblicato in un unico volume nel 1901. Ne L’esclusa ci sono due protagonisti, Marta Ayala, e suo marito Rocco Pentagora, tutti e due pensano di possedere la verità e questo dimostra come sia impossibile vedere una realtà unica e veritiera. E da ciò nasce spesso la difficoltà di capirsi.

Marta e Rocco sono sposati e lui la sorprende a leggere delle lettere di uno spasimante, Gregorio Alvignani. Sebbene la donna non abbia mai tradito il marito, lui la caccia da casa, escludendola non solo dalla vita di coppia, ma, di fatto, anche dalla famiglia e dalla società. Entrambi, quindi vedono e, di conseguenza, vivono due realtà diverse, ma vere per tutti e due. Lei non ha fatto niente e ritiene che Rocco abbia sbagliato ad allontanarla, mentre lui è sicuro che Marta l’abbia tradito e, così, è certo della sua decisione. Ma, dopo tempo, si ricrede e travolto dai sensi di colpa, la riaccoglie in casa, ma l’aspetto paradossale della vicenda è che lo fa quando la moglie si macchia della colpa di adulterio. Tutto, allora, si ricompone, ma a che prezzo?

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Il fu Mattia Pascal

Luigi Pirandello: opere per ricordare un grande autore

Anche questo romanzo è stato pubblicato prima a puntate nel 1904 e, nello stesso anno, in un unico libro. Il fu Mattia Pascal, tradotto in varie lingue, è stata l’opera che ha decretato il successo di Luigi Pirandello, almeno tra i lettori, mentre diversa è stata la reazione da parte di numerosi critici, sebbene abbia un’enorme importanza nella letteratura del ‘900. Il protagonista del romanzo dà un taglio netto alla sua vita per rifarsene una completamente nuova. Un desiderio che tutti, almeno una volta, abbiamo avuto.

E come lo fa? In modo grottesco e, forse, un po’ vigliacco. Mattia Pascal non è un uomo risolto, come diremmo oggi. È insicuro e non ha certezze, ma un giorno gli capita quello che, all’apparenza, sembra essere un colpo di fortuna: viene creduto morto. Questa è la sua occasione per cambiare vita e liberarsi dalle catene sociali che lo attanagliano. Ma tutto si rivela un’illusione, perché è troppo faticoso spezzare quelle catene ed uscire da quella gabbia per crearsi una nuova vita e una nuova identità e, allora, rientra nella vecchia realtà, anche se non c’è nulla di vero e vive prigioniero delle convenzioni imposte da altri.

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La patente

Luigi Pirandello: opere

Prima di finire nella raccolta Novelle per un anno, La patente è stata pubblicata sul Corriere della Sera nel 1911 e anni dopo, nel 1917, è stata riadattata in una commedia in dialetto siciliano dal titolo ’A patenti. I protagonisti sono due il giudice D’Andrea e Rosario Chiàrchiaro, ritenuto da tutti uno iettatore, tanto che viene licenziato. L’uomo deve andare davanti al giudice perché ha denunciato per diffamazione due giovani che hanno fatto le corna al suo passaggio.

D’Andrea vorrebbe fargli ritirare la denuncia perché, durante il processo, si confermerebbe l’opinione che tutti hanno di lui, ma Chiàrchiaro ha un’idea molto diversa. L’uomo rivendica questa nomea che gli è stata affibbiata, questa maschera che la società gli ha messo e vuole che gli sia riconosciuta ufficialmente così da poter esercitare la professione di iettatore.

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Sei personaggi in cerca d’autore

Luigi Pirandello

Andato per la prima volta in scena nel 1921, è considerato il dramma più famoso di Luigi Pirandello, dove mette in scena il contrasto tra ciò che si è davvero, la propria identità, e come si appare in base al ruolo imposto dalla società. In Sei personaggi in cerca d’autore, il drammaturgo fa muovere i suoi pesonaggi sul labile confine fra realtà e rappresentazione.

Questi temi gli sono molto cari, tanto che Pirandello li riprende in altre opere della sua produzione letteraria e teatrale. Tutto ha inizio quando, durante le prove di uno spettacolo teatrale, sul palcoscenico arrivano sei personaggi in cerca d’autore. Sono là perché vogliono che la loro storia venga messa in scena. Questo accade perché il loro autore non ha avuto il coraggio di scrivere il loro dramma, da lui ritenuto terribile.

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Uno, nessuno e centomila

Luigi Pirandello: opere per ricordare un grande autore

Pubblicato nel 1926 è l’ultimo romanzo di Luigi Pirandello e il suo protagonista, Vitangelo Moscarda, è uno dei personaggi più complessi creati dallo scrittore siciliano. È un uomo normale, con una moglie e vive di rendita grazie al denaro lasciatogli dal padre. Un giorno, però, accade qualcosa che lo cambia o, meglio, cambia la percezione che lui ha di se stesso.

La moglie gli fa notare un piccolo difetto fisico di cui lui non si era mai accorto e da qui inizia il suo dramma. Il protagonista di Uno, nessuno e centomila si rende conto di come la sua percezione di se stesso sia diversa da quella che hanno gli altri di lui. Così, Vitangelo inizia a compiere azioni bizzarre e inconsuete perché vuole conoscere la sua vera identità, il suo vero io e distruggere le centomila immagini che chi lo circonda ha di lui. Ma passa il limite, tanto che la moglie e il suocero, ritenendolo pazzo, tentano di farlo interdire.

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Come abbiamo visto tema dominante nelle opere i Luigi Pirandello è l’osservazione del contrasto tra identità personale e maschera come in altre sue opere e la riflessione sul contrasto tra vita e forma.

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.

Luigi Pirandello

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