Personaggi maschili, libri che ci hanno fatto dimenticare il Principe Azzurro. Eh sì, non tutti gli uomini della letteratura di ieri e di oggi sono degli eroi di cui innamorarsi. Anzi, alcuni è meglio proprio non incontrarli al di fuori delle pagine in cui sono protagonisti.
Oggi voglio parlarti di quei personaggi maschili letterari che non brillano per simpatia, dolcezza o bontà. Lo faccio oggi perché domani, 19 novembre, è la Giornata internazionale dell’uomo, ricorrenza nata nel 1991 a Trinidad e Tobago, e celebrata in Italia dal 2013. L’obiettivo della giornata è quello di migliorare l’aspettativa di vita dell’uomo, di seguire di più gli studenti maschi, di ridurre le violenze, di cui, purtroppo, non sono vittime solo le donne, e di garantire ai padri la possibilità di stare con i loro figli, anche se divorziati o separati.
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TogglePersonaggi maschili: libri che raccontano di prepotenti, tormentati e manipolatori
Partendo dal presupposto che ci sono moltissimi personaggi letterari maschili, sia nei classici che nei libri più contemporanei, veramente adorabili, ce ne sono altrettanti che vanno evitati assolutamente. Ecco le prime categorie in cui è meglio non imbattersi:
- Il prepotente
- Il tormentato
- Il manipolatore
Personaggi di libri classici, pietre miliari della letteratura di tutti i tempi e di tutto il mondo, ma anche di romanzi contemporanei.
I promessi sposi

Tra i personaggi letterari indimenticabili soprattutto per gli studenti di tante generazioni c’è Don Rodrigo, il prepotente. Chi vorrebbe mai incontrare un uomo così sulla sua strada? Certamente nessuna di noi. Un uomo malvagio e abituato al crimine, pronto ad ogni crudeltà pur di impedire il matrimonio tra Renzo e Lucia. Alessandro Manzoni lo racconta come un uomo senza scrupoli. I promessi sposi è il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana, basato su un’importante e dettagliata ricerca storica che racconta con dovizia episodi del XVII secolo come la Grande Peste del 1629 – 1631 o la vicenda di Marianna de Leyva y Marino, nota a tutti come la monaca di Monza. inoltre, il romanzo è stato molto importante per la nascita della lingua italiana, nonostante questo, però, il filosofo Umberto Galimberti, pur riconoscendone il valore letterario, ritiene che non si debba più insegnare a scuola, ecco perché:
Che cosa ne pensi?
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Eneide

Dal prepotente passiamo al tormentato, uno dei personaggi maschili della letteratura che, nella vita reale, diventa quasi un flagello per una donna. A mio parere, il peggiore. Anche se nella tradizione virgiliana, stravolta dalla rivisitazione di Marilù Oliva nel suo ultimo libro L’Eneide di Didone, è l’uomo pio che porta l’anziano padre sulle spalle per salvarlo dall’incendio di Troia, è colui che è capace di portare l’affascinante e tosta Didone al suicidio quando l’abbandona per andare a fondare Roma. La regina, la donna che governa in un mondo di uomini, perde la testa per un uomo che, come scrive Galatea Vaglio nel libro Didone, per esempio, ha:
un carattere che è tutto un dubbio ed un ripensamento.
Così, la regina di Cartagine cade vittima di quello che, in suo onore, la scrittrice chiama il Complesso di Didone.
Eh sì, perché Enea è il tipico uomo carico di disgrazie, reali o immaginarie, che, però, non vuole essere salvato perché nel suo dolore, spesso amplificato, ci vive benissimo. un uomo davanti cui una donna in gamba rischia di crollare e soffrire, travolta dalle sue tragedie e dai sui tormenti.
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L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta

Mi dispiace per chi ha amato la saga de L’amica geniale di Elena Ferrante, l’ho amata molto pure io, ma Nino Sarratore, secondo me, ha tutte le caratteristiche del manipolatore. La sua vittima è la geniale Lenù, che viene presa, lasciata per la sua amica Lila con cui Nino fa un figlio, e ripresa quando sono entrambi sposati, ma lui, però, continua a guardarsi intorno, anche troppo. Ma, per fortuna, dopo tanti tormenti e una figli avuta da Nino, Lenù riesce a liberarsi di lui e a capire chi è davvero l’uomo che ha amato per tanti anni.
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Libri con personaggi maschili ispirati a fatti di cronaca
Se quelli che ho citato prima sono libri con personaggi carismatici, pur nelle loro enormi pecche, i protagonisti dei prossimi due libri sono uomini che fanno venire i brividi.
- Il serial killer
- Il pedofilo
Psycho

Robert Bloch, nel 1959, ha scritto questo libro ispirandosi al serial killer Ed Gein, associato ad una serie di crimini efferati che hanno sconvolto gli Stati Uniti. Il protagonista di Psycho, infatti, è un serial killer Norman Bates, un giovane solitario che vive in una tranquilla cittadina della California dove gestisce un motel, lungo il vecchio trattato in disuso dell’autostrada. Tutti credono che la madre di Norman, Norma, sia morta da più di vent’anni, ma è davvero così? Una sera alla reception del motel arriva Mary, sorpresa dalla pioggia, e accade qualcosa di terribile. Tutti conoscono l’epilogo del libro best seller grazie anche al successo dell’omonimo film di Alfred Hitchcock del 1960.
Inutile dire che nessuno di noi vorrebbe incontrare un serial killer sulla sua strada, ma, sebbene Norman Bates sia uno dei personaggi maschili peggiori, questo libro merita di essere letto.
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Lolita

Tra i più negativi personaggi maschili di libri diventati cult c’è il pessimo Humbert Humbert. che, però, nonostante tutto il bravissimo Vladimir Nabokov ha reso indimenticabile, come si vede anche nella trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick del 1962.
La pedofilia è un crimine orrendo e le vittime ne subiranno i danni per tutta la vita e, purtroppo, i casi sono tantissimi e non solo oggi. Infatti, benché lo scrittore russo lo abbia sempre negato, nel 2018, Sarah Weinman ha pubblicato un libro in cui sostiene che Nabokov abbia preso spunto dal rapimento dell’undicenne Florence Sally Horner da parte di un cinquantenne, avvenuto nel 1948 in New Jersey. La ragazzina riuscì a fuggire dopo quasi due anni, ma tornata a casa venne emarginata e colpevolizzata, come, ancora oggi, purtroppo, accade a tante donne abusate. Inoltre, in Lolita si parla del caso di Florence e, in The real Lolita, il libro della Weinman, si citano gli appunti riportati sul manoscritto da Vladimir Nabokov riguardanti la storia dell’adolescente e una nota dello scrittore sulla sua morte, avvenuta quando aveva 15 anni a causa di un incidente stradale. Secondo la novella del 1939, L’incantatore, invece, si evince che l’idea della storia di Lolita fosse nella mente del suo autore prima del 1948.
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Personaggi maschili. Libri leggendo i quali possiamo imparare ad evitare quelli che nuocciono gravemente alla salute. Tra il serio e il faceto, infatti, è possibile fare paragoni tra gli uomini letterari e quelli reali che incontriamo tutti i giorni. Anche in questo caso, chi legge impara.
Qual è, secondo te, il personaggio maschile più negativo della letteratura?
Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna.
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