“La resilienza è la capacità di fare fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.”
Wikipedia
Chi meglio di Frida Kahlo può incarnare questa caratteristica? La vita dell’artista messicana è stata molto travagliata: la poliomielite, un terribile incidente che le ha devastato il corpo, i continui tradimenti del marito Diego Rivera e i suoi. Frida, però, non si è mai arresa e dalle sofferenze del corpo e dell’anima è nata la sua arte che l’ha fatta diventare l’artista latinoamericana più celebre del XX secolo e un esempio per tante donne.
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TogglePrima rivoluzionaria e poi artista
Come ti ho raccontato qualche settimana fa, ho scoperto i gruppi di lettura e sono stati una vera sorpresa perché ho conosciuto libri e autori di cui non avevo mai sentito parlare, ma anche perché è bello scambiare con altre persone opinioni sui libri letti, Poiché mi piace sperimentare letture sempre nuove, faccio parte di più gruppi. Il libro del mese di aprile di uno di questi era dedicato a Frida Kahlo, una biografia a scelta dell’artista sudamericana. Naturalmente, c’era l’imbarazzo della scelta e io ho optato per Frida Kahlo. 100 Domande. 150 Risposte di Andrea Concas, edito da Mondadori ed uscito lo scorso 23 marzo. Si tratta del primo libro chatbot in Italia, Un libro che si aggiorna in tempo reale, basta digitare le parole chiave, che si trovano al suo interno e, attraverso computer o smartphone, è possibile accedere a contenuti esclusivi: video, citazioni, quiz. Una formula che mi ha conquistata non meno di questa donna e artista unica. Non si cade in errore a definirla iconica perché Frida è questo, non solo per il suo Paese, il Messico, ma per tutto il mondo. Prima di identificarla come artista, lei era una rivoluzionaria e tale si è sempre definita, tanto da aver spostato la sua data di nascita, 6 luglio 1907, al 7 luglio 1910, data in cui si è costituito il Messico moderno.
Frida Kahlo, artista per caso
Lei si definiva con orgoglio Figlia della Rivoluzione, ma ciò che l’ha resa immortale è stata l’arte, che ha scoperto quasi per caso. Dopo il terribile incidente che le ha provocato fratture alla colonna vertebrale, alle vertebre lombari e all’osso pelvico e una ferita molto grave all’addome, ha passato tantissimi mesi a letto e, allora, ha iniziato a dipingere. Un’artista per caso? Forse, ma certamente di immenso talento.. Questo è anche ciò che ha sempre sostenuto suo marito Diego Rivera, il più famoso muralista del Messico e di oltre vent’anni più grande di lei. Tra loro l’amore è nato subito e nel 1929 si sono sposati senza il consenso della madre fervente cattolica che non ha mai accettato Diego, comunista, con due divorzi alle spalle, due figli piccoli e irriducibile donnaiolo. Lui ha amato Frida l’artista, forse più della donna, e l’ha introdotta nel mondo che lui frequentava. E lei è stata sempre pronta a mostrarsi allegra e combattiva per celare a tutti le sue sofferenze e la sua inquietudine interiore. Probabilmente l’unica scelta possibile per chi voglia vivere in pieno la sua vita, sebbene sia costellata da avversità e dolori. Le scelte sono due: lottare o lasciarsi andare e lei ha scelto di lottare.
Il secondo incidente di Frida è Diego
Come recita la canzone di Brunori Sas Diego e io, dedicata alla coppia, “Due incidenti ho avuto nella vita, uno sei tu“, Diego è stato il secondo incidente nella vita di Frida. Si amavano? Probabilmente. Si tradivano, tantissimo. Il loro amore era difficile, mutevole, instabile e ha toccato il suo momento più buio quando Diego ha tradito l’artista con Cristina, la sorella più amata. Nonostante questo, però, il loro amore (o ossessione?) non si è mai spezzato ed è durato fino alla morte di lei avvenuta nel 1954. Frida Kahlo è l’artista donna più cliccata su internet nel 2020. Di lei si è detto e scritto di tutto, forzando spesso il senso di ciò che era e rappresentava, ma quanto sappiamo davvero di questa donna fragile e inquieta, il cui genio è nato proprio dall’immenso dolore che l’ha accompagnata per tutta la vita?

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“Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai.”
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