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Libri con meno di 200 pagine che ho letto: sorprese e delusioni

Libri con meno di 200 pagine

Libri con meno di 200 pagine: alcuni mi sono piaciuti moltissimo e sono stati davvero delle bellissime sorprese, su altri avevo grandi aspettative e, invece, mi hanno delusa. Nonostante siano nei primi posti della classifica dei libri più venduti, non mi hanno entusiasmato affatto.

E, poi, due settimane fa c’è stata l’assegnazione del premio più ambito dagli scrittori e dalle scrittrici di tutto il mondo: il premio Nobel per la letteratura, che quest’anno non ha premiato autori o autrici poco conosciuti dai lettori.

Naturalmente, inizio a parlarti proprio di un libro da premio Nobel, che mi auguro ti lasci tutte le sensazioni ed emozioni che ho provato io quando l’ho letto.

Proprio per questo motivo ho preparato una lista di proposte da leggere adatte ai gusti di tutti. Libri in testa alle classifiche e amati da tantissimi lettori che puoi scaricare cliccando su questo pulsante

Libri con meno di 150 pagine da Nobel

La scrittrice francese Annie Ernaux si è aggiudicata il premio Nobel per la letteratura ed è stata una delle poche volte in cui il vincitore (in questo caso la vincitrice) era nella lista dei favoriti. Non avevo letto niente di lei e, così, ho provveduto subito ed è stata una bella sorpresa.

L’evento

Libri con meno di 200 pagine che ho letto e ti consiglio

La parola, che dà il titolo a questo romanzo autobiografico scritto nel 2000 e pubblicato in Italia nel 2019, indentifica un fatto impronunciabile nel 1963, anno in cui si svolge la storia: l’aborto. Una studentessa ventitreenne è incinta, ma in Francia l’aborto è ancora illegale, e così inizia il suo viaggio doloroso e pieno di ostacoli per interrompere la gravidanza con un aborto clandestino. Unica soluzione possibile finché l’aborto non è diventato legale nel 1975, tre anni prima rispetto all’Italia. È costretta a districarsi tra medici ambigui e insensibili, mammane, il sostegno di alcune compagne di corso e l’assurda forza di attrazione che questo status ha sui maschi. Fino a quando, alla fine di tutto, la protagonista non si sente fiera ed orgogliosa di sé per aver resistito, in un modo o nell’altro.

Questo è il racconto di un’esperienza individuale, ma nelle pagine di Annie Ernaux diventa collettivo. Con una scrittura lucida e, in certi momenti crudele, forte, asettica, la vincitrice del Nobel 2022 getta un faro sulla realtà penosa e angosciante che hanno vissuto generazioni di donne e sul fatto che, ancora oggi, a moltissime di loro non sia possibile disporre del proprio corpo e dove è possibile si attenta alla loro libertà con disegni di legge che ci riportano indietro di cinquant’anni. Tutto questo è accaduto perché:

Si perseguitano gli scafisti, si deplora la loro esistenza come trent’anni fa quella delle mammane. Non si mettono in discussione né le leggi né l’ordine mondiale che ne determinano l’esistenza.

Da L’evento è stato tratto il film La Scelta di Anne (L’Événement) di Audrey Diwan, vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 2021.

VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DE L’EVENTO. CLICCA QUI.

In questi giorni ho letto anche un altro libro di Annie Ernaux, Il posto, che mi è piaciuto moltissimo e ti consiglio.

Libri con meno di 200 pagine che hanno deluso le mie aspettative

Se L’evento, libro piccolo e intenso e, forse, non troppo noto, mi ha conquistato, due libri di due autori molto celebrati non mi sono piaciuti affatto.

Il rosmarino non capisce l’inverno

Libri con meno di 200 pagine che ho letto

Ho acquistato il nuovo romanzo di Matteo Bussola, fumettista e scrittore, per curiosità. Ne avevo sentito parlare tanto e la sinossi mi aveva convinto, ma, a mio parere, è stato un grande abbaglio. Sebbene Il rosmarino non capisce l’inverno sia diventato un bestseller vendendo 100 mila copie in poche settimane, a me ha trasmesso poco e non mi ha lasciato alcuna emozione.

Prima delusione: si tratta di una raccolta di racconti e io non li amo, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso e, quindi, è colpa mia perché non mi ero informata. Seconda delusione: e non è responsabilità mia, sono racconti che restano in asso, a volte superficiali, personaggi poco approfonditi e spesso banali. Alla fine di ogni racconto ti viene da dire: “E quindi?”. C’è da dire che i vari racconti, non tutti, sono collegati tra loro ed è come se facessero parte di un unico romanzo, ma questo non mi ha fatto amare lo stesso il libro. Ho trovato questo fil rouge tra i vari racconti molto labile e poco coinvolgente.

VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DE IL ROSMARINO NON CAPISCE L’INVERNO? CLICCA QUI.

La forma dell’acqua

Libri con meno di 200 pagine

Dopo aver aspettato tanti anni, lo so, ho deciso di leggere il mio primo libro di Andrea Camilleri dedicato al commissario Montalbano. Ho scelto il primo romanzo della saga di Vigata, perché volevo capire come nasce un personaggio così amato da milioni di lettori e telespettatori in tutto il mondo. Ed ero intenzionata a leggere anche gli altri per capire come lo scrittore siciliano abbia sviluppato un personaggio così longevo. In realtà volevo anche studiare il Maestro visto che sono alle prese con la stesura del seguito di Ogni cosa torna e la mia protagonista è un comandante dei Carabinieri, ma mi è passata la curiosità di proseguire con gli altri capitoli dedicati al noto commissario.

Ti starai chiedendo perché. La forma dell’acqua non mi è piaciuto. Per una serie di motivi. Comincio con la trama che ho trovato un po’ troppo confusa ed inutilmente arzigogolata e proseguo con il celeberrimo Salvo Montalbano che, a differenza del suo alter ego televisivo, è un uomo che non vorrei mai sposare. Perché l’ho trovato volgare e maschilista, mentre quello interpretato da Luca Zingaretti è un uomo simpatico, rassicurante e dolce. E concludo con la lingua inventata da Camilleri, il vigatese, troppo artificiosa e poco verosimile. So che è inventata, appunto, ma forse l’autore ha ecceduto un po’ troppo, creando qualcosa che i siciliani non riconoscono affatto. Almeno questa è la sensazione che mi ha lasciato leggere questo libro.

Naturalmente, non discuto sul fatto che Andrea Camilleri sia un valido scrittore e che abbia scritto romanzi molto belli come quelli storici o quelli dedicati alle donne, di cui ti ho parlato qualche settimana fa, ma la serie dedicata a Salvo Montalbano non è, secondo me, tra i suoi scritti più riusciti.

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I migliori libri con meno di 200 pagine che ho letto

Per concludere ti parlo dei libri che, invece, non hanno smentito le mie aspettative. Un classico della letteratura italiana e il romanzo di un’altra scrittrice francese che amo molto.

L’esclusa

Libri con meno di 200 pagine che ho letto e ti consiglio

Se Andrea Camilleri con il suo personaggio più noto non mi ha convinto molto, Marco, protagonista di un bellissimo libro con meno di 150 pagine di Luigi Pirandello, altro premio Nobel per la letteratura, mi ha colpito molto. In questo romanzo, il primo di Pirandello, pubblicato a puntate sulla rivista La Tribuna nel 1901 e poi in volume nel 1908. ad essere esclusa è appunto Marta, una donna accusata ingiustamente di tradimento dal marito Rocco.

L’accusa spinge l’uomo ad allontanarla dalla famiglia e, quindi, la porta ad essere emarginata ed esclusa anche dalla società. Anche la famiglia di origine della donna si sgretola e il padre muore perché non riesce a sopportare la vergogna di una figlia fedifraga senza, però, porsi il problema di capire se lo sia stata davvero. Ma in questa società chiusa e ipocrita nessuno se lo pone, tanto che Marta è costretta a trasferirsi a Palermo con la madre e la sorella per sfuggire all’esclusione sociale e alla miseria in cui le ha lasciate il padre.

Marta e chi le sta intorno vive in una sorta di realtà parallela dove niente di ciò che si afferma come verità lo è veramente. Ognuno crede che la propria verità sia quella inconfutabile. E in questo teatro in cui ognuno ha la sua parte tutto si ricompone, il marito la perdona e la verità diventa una, uguale per tutti, quando Marta, che è stata sempre fedele, commette davvero l’adulterio.

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Igiene dell’assassino

Libri con meno di 200 pagine che ho letto e ti consiglio

In questo articolo sto parlando di tanti premi Nobel per la letteratura: Ernaux, Pirandello e lo è anche il protagonista del primo romanzo di Amélie Nothomb, vincitrice del premio Strega europeo 2022 con Primo Sangue. Allo scrittore Prétextat Tach, misantropo e crudele, restano solo due mesi di vita e tutta la stampa del mondo vorrebbe intervistarlo. Solo cinque giornalisti hanno questo privilegio, quattro uomini e una donna.

Solo quest’ultima, però, riesce a non farsi soggiogare da Tach, ma riesce ad intavolare con lui un dialogo serrato, un duello di parole, un botta e risposta, che fa emergere un ritratto sconosciuto del premio Nobel. La giornalista sembra conoscerlo perfettamente, sembra sapere tutto di lui anche un segreto terribile che risale a quando Prétextat Tach era ancora adolescente. Scava nel suo passato, ispirandosi al suo unico romanzo incompiuto dal titolo Igiene dell’assassino.

Da questo romanzo, pubblicato nel 1992 e arrivato in Italia cinque anni dopo, nel 1999 in Francia è stato tratto il film Hygiène de l’assassin di François Ruggie. In Italia questo spettacolo teatrale in cui Eros Pagni interpreta Prétextat Tach.

VUOI LEGGERE L’ANTEPRIMA DI IGIENE DELL’ASSASSINO? CLICCA QUI.

Libri con meno di 200 pagine che ho letto nelle ultime settimane e che mi hanno appassionato e sorpreso, ma anche deluso. Romanzi, come L’evento e Il posto, che mi hanno fatto conoscere e apprezzare Annie Ernaux di cui certamente leggerò altro. Hai letto questi libri? Ti sono piaciuti? Scrivilo nei commenti.

Può darsi che un racconto come questo provochi irritazione, o repulsione, che sia tacciato di cattivo gusto. Aver vissuto una cosa, qualsiasi cosa, conferisce il diritto inalienabile di scriverla. Non ci sono verità inferiori. E se non andassi fino in fondo nel riferire questa esperienza contribuirei a oscurare la realtà delle donne, schierandomi dalla parte della dominazione maschile del mondo.

Levento

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